Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/51


introduzione. 29

si ha la precauzione di mettere sul terreno degli steli di altezza conosciuta, posti nei principali punti della levata, e di cui la grandezza delle immagini risultanti è inversamente proporzionale alle distanze, epperciò una tale prospettiva fotografica potrà servire per costruire il piano del terreno, come nel primo caso.

Questi metodi vennero praticati con qualche successo dopo della scoperta del collodio che permette, sino ad un certo punto, la riproduzione della vegetazione.

2. Si ha spesso bisogno di ridurre ad una scala più piccola o più grande un piano, una carta topografica, o un disegno qualunque. Ciò dai disegnatori si eseguisce ordinariamente col pantografo, ed il tempo che occorre è lungo, e la spesa è grande. Col mezzo della fotografia si effettua vantaggiosamente le stesse riduzioni, come venne dimostrato dall’esperienza che si fece in grande nel ridurre col mezzo dei procedimenti fotografici i piani del catasto.

Le prime applicazioni della fotografia alla levata dei piani del catasto venne fatta in Inghilterra, ed il successo che si ottenne fu così grande, che ora non vi si impiega più altro modo di riduzione dei piani topografici, che quello che somministra la fotografia, colla quale la spesa totale non arriva alla quarta parte di ciò che costa cogli altri metodi, in cui si fa uso del pantografo, dell’eidografo, e del metodo dei quadrati, dei compassi proporzionali, ecc., e le riduzioni si fanno così rapidamente, che non vi è alcun ritardo nella pubblicazione di un piano di uno stesso distretto sulle differenti scale domandate. I piani della scala di 1/2500 vengono così ridotti alla scala di 1/10000, di 1/50000 ecc., con eguale faciltà e speditezza.

Il colonnello James, sotto la cui direzione venne fatta la prima citata applicazione in grande della riduzione dei piani, trovò che i diversi colori dei piani, quando vengono disposti nell’ordine seguente, producono una gradazione per-