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prove su lamina. | 477 |
di fresco, si passa sulla sua superficie un pennello fino e largo per scacciare i piccoli corpicciuoli che polcssero essere caduti sopra di essa, e, col mezzo di un quadro della camera oscura, si porta sull’iodio nel compartimento a sinistra della scatola. Si fa oscillare il pendolo, si conta il numero delle oscillazioni, e si osserva ad intervalli il colore che la lamina va acquistando. Si può impunemente operare ad una luce ancora abbastanza forte, ncll’osservare la lamina, ma sarà sempre più sicuro usare con moderazione di questa latitudine quando si desidera di ottenere la massima sensibilità.
Per osservare il coloramento che riceve la lastra metallica si solleva la lamina e tenendola inclinala a 45 gradi circa, le si avvicina un pezzo di carta bianca, la luce della quale riflessa dalla lamina accuserà colle sue modificazioni la tinta che l’argento va assumendo. Dal giallo chiaro essa passa al giallo d’oro quindi all’arancio intenso. A questa ultima tinta si chiude il compartimento dell’iodio, e si trasferisce la lamina su quello del bromuro di calce, ove si lascierà sino a che abbia preso il color rosa violaceo. Ora si rimette
per misurare il tempo dell’azione della luce e degli altri agenti sulle sue preparazioni, è bene che abbia una chiara idea di esso.
[1] I tempi delle oscillazioni stanno tra loro come le radici quadrate delle lunghezze. Siano refi tempi delle oscillazioni di due pendoli£ ed l le rispettive lunghezze ai ha T: t = J/ £: (/ l.
[2] il numero delle oscillazioni nello stesso tempo p. e. in un minuto, sta in ragione inversa dei tempi delle oscillazioni e quindi anche in ragione inversa delle lunghezze. Siano £ ed / le lunghezze di due
pendoli,,Ved n il numero delle oscillazioni, si avrà.V: n = p’ t; |/ £.
Ni il peso del pendolo, ni la maggiore o minore ampiezza dell’arco descritto da esso hanno una sensibile influenza sui tempi, o sulla durata delle oscillazioni.
Un pendolo per fare una semplice oscillazione in un minuto secondo deve avere la luughezza di circa 0»’ 99. Perciò il pendolo di 0 m 40 farà
94 oscillazioni, avendosi dalla prop. sopra: n =
94 oscillo, 40
lozioni semplici e 47 oscillazioni doppie.
Il fotografo non conta d’ordinario che le oscillazioni doppie, così un pendolo di circa t metro farà 30 oscillazioni doppie, ed un pendolo che debba fare 60 oscillazioni doppie non dovrà avere che la lunghezza di