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prove positive. 463

sola osservazione quando è abbastanza compiuta l’eliminazione dei sali argentiferi alterabili dalla luce.

Laonde noi non abbiamo prescritto altra norma, tranne quella che consiste nel lasciare agire l’iposolfito per un tempo che l’esperienza ci fa ritenere come sufficiente. Ciò non pertanto si possono dare regole abbastanza approssimative per operare con successo in ogni circostanza, principalmente quando non si conosce la forza del bagno fissatore.

Infatti, se si osserva la prova per trasparenza poco tempo dopo che essa venne introdotta nell’iposolfito di soda, si vede che essa non è perfettamente trasparente, ma fosca, granulata. Quest’aspetto indica chiaramente che il sale d’argento non venne ancora sciolto che imperfettamente. Riponendo la prova nel bagno ed osservandola di nuovo dopo un maggior spazio di tempo, tO minuti p. e, si trova che essa è diventata mollo più trasparente. Quando la trasparenza della carta avrà raggiunto il suo maximum, ossia quando con una nuova immersione non si fa maggiore, si può arguire con abbastanza di certezza che la prova sia stata sufficientemente travagliala dall’iposolfito di soda, e che altro più non occorra che di doverla terminare di fissare con un lavamenlo nell’acqua.

L’iposolfito di soda ammoniacale richiede un minor tempo per sciogliere la sostanza sensibile delle prove, come si può verificare osservando in modo comparativo lo spoglio prodotto dall’iposolfito solo, oppure addizionato di ammoniaca.

4“ Importanza del rinnovare l’acqua di lavamenlo. — Le cure che si prendono nel ben lavare le prove non sono al certo mai soverchie per assicurare loro il più allo grado possibile di solidità e permanenza. Tuttavia mi pare che venga d’assai esagerala la difficoltà, e che sia affatto inutile il rinnovare per molle volle l’acqua di lavamenlo. lo conservo delle prove ottenute da I ì anni a questa parte, e che dopo di essere state trattale coll’iposolfito 16 per 100, vennero lavate in tre acque, cioè tuffate in un bacino d’acqua, dopo di un’ora rinnovala l’acqua, dopo di un’altra ora rinnovata una seconda volta l’acqua, e poi lasciate le prove per IO ore in contatto col liquido prima di estrarle e farle seccare. Queste prove non hanno sinora perduto granchè della loro bellezza primitiva.