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458 procedimenti - parte seconda.

prima a piccole dosi per volta, ed agitando per far sciogliere il precipitato di iposoliito d’oro di inano in mano che si forma Quest’ordine, nel mescolare le due soluzioni, deve essere strettamente osservalo. Se invertendo si portasse l’iposolfito di soda sul cloruro d’oro, questo verrebbe ridnllo allo stato metallico Ciò succede perchè l’iposolfito d’oro che si forma non può esistere in contatto col cloruro d’oro senza decomporsi; mentre se si trova in contatto coll’iposolfito di soda forma con questo un sale doppio abbastanza permanente nel nostro caso. Si trova convenienza di applicare questo miscuglio nel virare il colore delle prove, sia prima di passarle all’Iposolfito, sia dopo di averle trattate con questo ultimo sale; ma prima di venir a contatto con questo bagno, la prova deve venire lavata molto bene nell’acqua per eliminare ogni traccia di iposolfito che ha servilo a fissare.

Allorquando la soluzione avrà sufficientemente modificato la tinta dell’immagine, in accordo col gusto dell’operatore e coll’effetto che si vuole essa abbia a produrre, si deve lavare copiosamente la prova nell’acqua, diversamente non si potrebbe contare sulla sua durala e solidità.

Questa soluzione non può conservarsi lungo tempo, perciò bisogna prepararla a misura che ne occorre il bisogno, mescolando le due soluzioni secondo le proporzioni indicate qui sopra. Se la sua azione fosse troppo energica converrebbe dilungarla maggiormente con acqua.

Quando a questa soluzione si aggiunge del carbonato di soda o qualche altra sostanza alcalina in piccola dose, in modo che il bagno produca un poco grande arrossamento sulla carta di curcuma, allora questo produce sulle prove delle tinte meno cupe, più calde, e la loro freschezza nou si offusca coll’essiccamento. I fotografi inglesi preferiscono generalmente una soluzione coloratrice alcalina, in cui l’alcali sia solo in leggerissimo eccesso. 11 coloramento che si ottiene è assai solido e permanente, e quando contiene una sufficiente quantità di oro le immagini sono di una intensità che non si può desiderare maggiore. Quando si porta il cloruro d’oro nell’iposolfito di soda, si ottiene nella soluzione tre sali distinti, tetralionato di soda, iposolfito d’oro e cloruro di sodio.