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454 procedimenti - parte seconda.

di lasciare nel bagno del solrato di soda, imperocchè l’iposolfìlo d’argento AgO, S’O’ nel convertirsi in solfuro d’argento AgS separa dell’acido solforico SO 5, che nel nostro caso combinandosi colla soda, forma un solfato di soda, e libera una quantità corrispondente di acido. Questo colla sua continua e lenta formazione è forse la sola causa della decisa acidità che viene suscitata e mantenuta nel bagno, e per conseguente della produzione e conservazione della sua facoltà colorante.

La soluzione di iposolfito di soda dopo un lungo uso contiene adunque in soluzione del letralionato di soda, del solfato di soda, dell’iposolfito d’argento, ed un acido di natura particolare, che continuamente si va formando, a misura che si continua a fissare altre prove.

Come abbiamo detto, la soluzione di iposolfito di soda, mentre, coll’uso, per contenere del tetrationato di soda e dell’iposolfito d’argento, acquista la facoltà di comunicare delle tinte aggradcvoli all’immagine, ha il grave torto di rendere questa meno solida contro l’azione del tempo. Perciò l’operatore dovrà evitare di servirsi di bagni vecchi di iposolfito per fissare e colorare, e cercare nelle soluzioni di cloruro d’oro il modo di colorare convenientemente le prove, come insegneremo più avanti.

3’ Recensita di eliminare l’iposolfito ili soda dalla prova terminala. — L’iposolfito di soda della soluzione fissalrice non solo non fa l’ufficio di fissare l’immagine fotografica per altra virtù, se non quella che ha di sciogliere i sali d’argento, ma la sua esistenza sulla prova sarebbe funesta e perniciosa, perchè rende affatto instabile e fugace l’immagine contro l’azione del tempo. Epperciò ogni traccia di iposolfito di soda deve assolutamente venire allontanala dalla carta che porla l’immagine appena che esso ha compiuto il suo effetto di sciogliere i sali d’argento alterabili dalla luce. Non si potrebbe insistere abbastanza sopra di ciò.

L’allontanamento dell’iposolfito si ottiene lavando la prova nell’acqua per molte ore nel modo che diremo a suo luogo. Sembra che l’acqua calda dovrebbe essere più efficace dell’acqua fredda nello sciogliere; -e portar via l’iposolfito, che contamina la purezza del disegno, ma la cosa è ben diversa, poichè l’acqua calda precipita sulla carta, ed allo stato di solfuro, l’argento sciolto nell’iposolfito fissatore.