Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/469


prove positive. 447

Vi sono negative molto chiare e trasparenti, le quali lasciano riprodursi con un buon sole nel breve spazio di due o tre minuti, od anche meno, mentre con altre prove negative molto oscure non si può ottenere più di due o Ire prove positive al giorno. L’uno e l’altro eccesso è egualmente pregiudicievole alla produzione di una positiva di valore.

Quando la negaliva richiede un’esposizione troppo lunga per poter produrre la prova positiva, la tinta del disegno rimane per

10 più disarmonica, le ombre accusandosi in modo esagerato fanno un cattivo contrasto coi lumi del disegno.

Quando invece le positive si formano troppo presto, le immagini ricevono una tinta troppo uniforme, e senza opposizioni,

11 disegno rimane confuso, e nei casi in cui il negativo è egli stesso con contrasti troppo pronunciati, non solo il difetto non si corregge, ma viene ancora accresciuto.

Nell’esposizione della carta sensibile, sia che vi sia molla, sia che vi sia poca luce, ovvero sia che si operi ai raggi del sole, sia che si operi alla luce diffusa del giorno, il risultato liliale è sempre lo stesso, sol varia il tempo in cui si accusa, e si compie il progresso della revivificazione del cloruro d’argento. Questo si cambia dapprima in violetto, che diviene sempre più intenso, sino ad avere l’apparenza del nero di lavagna, e poi, proseguendosi maggiormente la riduzione, l’argento distribuito sulla superficie della carta tende a prendere il riflesso metallico, per cui la tinta diviene sempre più chiara passando dal nero al bruno, al cioccolatte, al color di bronzo. Vi sono però alcuni operatori i quali hanno osservato che le immagini più brillanti e più delicate sono prodotte operando colla luce diffusa che è perciò da essi preferita in lutti i casi, eccettuato quando la negativa ò molto intensa, con contrasti molto forti.

■V Positive istantanee. — Nelle cattive stagioni la lentezza della riproduzione facendosi sentire in modo assai conlrariantc ai fotografi di professione, si propose di preparare la carta destinata per positive in modo analogo a ciò che si pratica per preparare quella destinala per le negative. Si tratta la carta con albumina iodurata con ioduro di potassio, si sensibilizza con aceto-nitrato d’argento. così si ottiene nello strato sensibile dell’ioduro d’argento, che è infinitamente più presto alterato dalla luce, che