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438 | procedimenti - parte seconda. |
deve far seccare prima di sensibilizzarla, epperciò conviene prepararne in grande quantità, ma è necessario di farla seccare mollo bene, perchè altrimenti essa si potrebbe guastare facilmente.
Onde non confondere la parte della carta trattata col cloruro di sodio con quella che non venne a contatto con la soluzione, sarà bene il contraddistinguere quest’ullima parte della carta con un segno fallo con un lapis in un angolo. Il segno, che sarà un picco! circolo od una croce, ecc., indicherà la parte che deve rimanere fuori del contatto della soluzione del nitrato d’argento.
3“ Immergere la caria nei bagni sensibilizzatori. — Alcuni, invece di porre solo sulla superticie del cloruro di sodio il foglio da sensibilizzare, usano imuiergervelo intieramente, quindi lo immergono anche tutto nella soluzione del nitrato d’argento per sensibilizzarlo; ciò fanno per ottenere una immagine più ricca, più vigorosa. Ma se si considera che la produzione dell’immagine è allatto superficiale, che essa non penetra nella massa della carta, come dimostrano esperienze dirette fatte sotto un tal punto di vista, si potrà comprendere che una tale pratica è afTallo inutile e che non’ conviene, perchè si ha un troppo grande consumo di nitrato d’argento senza alcun compenso. Talbot nei suoi primi esperimenti aveva adottato il metodo di sensibilizzare la caria portando le soluzioni sopra di questa col mezzo di una spazzola ben morbida. Ma è di gran lunga più semplice, e più sicuro il modo di operare che, consiste nel portare la carta sopra delle soluzioni sensibilizzatrici.
4’ Qualità della carta. — La carta può soventi volte contener nella sua pasta delle particelle metalliche staccatesi dalle macchine nel momento della sua fabbricazione. Queste particelle si riconoscono dalla loro opacità, osservando la carta per trasparenza, ed alcune volle si manifestano alla superficie stessa della carta. Sarebbe impossibile ottenere delle buone prove positive con tali qualità di carta, perchè le impurità metalliche precipitano l’argento del nitrato e formano sul disegno delle macchie nere di un triste effetto.
Il fotografo dovrà scegliere la carta più candida e più pura che gli sia possibile di trovare.
I nostri fabbricanti di carta, per la purezza delle acque del