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negative su carta. | 423 |
Operazione HI.
Sensibilizzare la carta iodurata.
Trovo potersi fare assai bene questa operazione collo stesso aceto-nitrato che usasi per sensibilizzare i vetri albuminati, cioè:
100 parti di acqua 8 » » nitrato d’argento
16 » o acido acetico cristallizzabile.
Si introduce la carta iodurata nella soluzione ( al buio s’intende ) e vi si lascia per lo spazio di 5 minuti circa, ossia sino a che il coloramento violaceo della carta sia scomparso, e che questa sia diventala ben trasparente.
Tolto dal liquido il foglio così sensibilizzato, si lascia sgocciolare un istante, e si luffa tosto in un bacino ripieno di acqua distillata, oppure di acqua piovana, per lavarlo.
Trattandosi di dover conservare per molto tempo la carta allo stato sensibile si rinnoverà ancora una volta o due l’acqua di lavamento.
La carta sensibile, quando è lavata a sufficienza, si fa asciugare in un cartolare di carta senza colla, poscia si pone per conservarla in un altro consimile cartolare.
Andrebbe a vuoto ogni fatica se si lasciasse seccare la carta sensibile mettendola penzolone per aria, fosse anche al buio il più perfetto, e ciò per causa dell’azione dell’aria sopra di essa, la quale fa si che, nello sviluppare più tardi l’immagine, la carta venga a macchiarsi tutta.
Operazione IV.
Esperte nella camera oscura.
Ciò, che abbiamo detto presso il collodio e l’albumina, per rispetto alle regole generali a seguirsi ncll’eseguire questa operazione, è naturalmente applicabile anche alla carta.