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416 procedimenti - parte prima


SEZIONE III.

Prove negative su collodio secco.

Vari sono i procedimenti che si possono comprendere sotto la denominazione generale di collodio secco. Il così detto collodio albuminato, gelatinato, alla grana di lino, al tannino, ecc., sono altrettanti procedimenti del collodio secco.

All’operatore imporla di conoscerne uno che sia facile e di riuscita costante. Sotto un tale punto di vista il procedimento del collodio albuminato è forse preferibile a tutti gli altri procedimenti, e noi lo raccomandiamo sia per l’autorità dei valenti operatori, dai quali lo abbiamo veduto usato esclusivamente, sia per l’esperienza che ne abbiamo fatto noi stessi in varie occasioni, con successo perfetto e costante.

Il collodio albuminato venne per la prima volta fatto conoscere dal prof. Taupenot. A prima giunta esso pare di una inutile complicazione, perchè consiste dalla combinazione di due procedimenti diversi, ed è per causa di una tale sembianza che l’autore non se ne occupò immediatamente quando venne pubblicato, e così tralasciò di parlarne nella prima edizione di questo trattato.

Questo procedimento non offre alcuna seria difficoltà nella sua esecuzione per chi conosce il procedimento su albumina ed il procedimento su collodio. Adunque noi lo descriveremo brevemente, persuasi che il lettore ne trarrà egual vantaggio, e che sarebbe cosa inutile il ripetere le osservazioni che già abbiamo fatto presso l’albumina ed il collodio. Ecco in qual modo si opera.

Si ricopre una lastra di vetro con collodio iodurato, quindi si sensibilizza la lastra nel modo ordinario. Se il collodio è vecchio, o contiene molto alcool, è migliore del collodio preparato di fresco e poco alcoolico, perchè allora si avrà uno strato più uniforme, polveroso, non reticolato.

Si lava con acqua lo strato sensibile facendo cadere da una bottiglia un sottile getto di acqua sullo strato sino a che questo