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414 | procedimenti - parte prima. |
2 parti solfato di ferro 2 » nitrato di potassa
4 » acido acetico
6 » alcool
100 » acqua.
3» Quando la prova sviluppata venne fissata con cianuro di potassio.
4° Quando la prova fissala venne lavata ben bene con acqua fredda, e poi ancora con acqua calda.
5° Finalmente quando la prova così ottenuta si tratta mentre che è ancor umida con una soluzione composta di
100 parli di acqua 5 » di bicloruro di mercurio
1 » di acido cloroidrico,
oppure- anche con
<00 parti acqua distillata
2 » bicloruro di mercurio
4 » acido cloroidrico
4 » protosolfato di ferro
1 n nitrato di potassa
4 » alcool.
Sotto l’azione di una di queste due ultime soluzioni il disegno scompare dapprima, ma dopo riprende una grande bellezza. Aumentando la dose dell’acido cloroidrico, la purezza dell’immagine pare accrescersi maggiormente. Per fissare la prova ottenuta in questo modo, si lava con acqua, e si fa seccare. Bisogna evitare il contatto dei sali solforosi che hanno per effetto di imbrunire l’immagine, perciò l’acqua che si fa servire a lavare la prova e preparare la soluzione deve essere della più grande purezza possibile. Si potrebbe ottenere la prova alabastrina senza ricorrere al cloruro di mercurio, ed a tale effetto la prova fissala col cianuro si bagna con alcool, e quindi con una dilungata soluzione alcoolica di iodio e di ioduro di potassio, e si termina lavando con acqua.
Le prove positive dirette dovendosi osservare sopra fondo nero,