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402 | procedimenti - parte prima. |
giudica infatti abbastanza ben venula, e vigorosa la si lava nell’acqua per fermare ogni ulteriore azione del liquido sviluppatore.
Se la prova, quantunque venula con tutti i suoi dettagli non presenta una sufficiente intensità, l’operatore farà il miscuglio sopraddetto di acido pirogallico in soluzione e di nitrato d’argento al 4 per 4 00, e lo verserà sulla immagine che in breve tempo acquisterà la voluta intensità. Questo miscuglio decomponendosi prontamente ed intorbidandosi, non si dovrà lasciare tranquillo sulla lastra, ma agitarlo e trarlo in continuo molo.
Faremo però osservare, che quando l’operazione è condotta come si deve, cioè che il sensibilizzatore, e lo sriluppatore sono in buon ordine per lavorare, e che la posa non fu troppo breve, non deve succedere tanto tormentarsi dell’operatore quando esso, sviluppa le sue prove coll’acido pirogallico; sarà dunque una eccezione se si dovrà inlensarc la prova, o rigettare il rivelatore versato sulla lastra per insufficienza, o per timore delle macchie, la regola essendo che il disegno, od immagine fotografica, sia perfetta ai primo tocco dello sviluppatore, perchè quando ciò non è, raramente si potrà avere una prova passabile non ostante tutte le cure che uno possa prendersi, e non ostante tutti i precetti che si possano dare. Quando si sviluppa colla soluzione ferrica la cosa è in altri termini come diremo.
Generalmente parlando, nello sviluppare non si deve temere di lasciar venir troppo robusta la prova negativa su collodio, perchè è più facile il cadere nel difetto opposto. così nei ritratti si lascierà venir nera la camicia e relativamente oscuri il fronte, il pomello della gola più illuminata, le mani, ecc.; gli abiti dovranno venire coi maggiori dettagli possibili, ritenendo sempre che nello estricamenln dell’Immagine si deve interrogare specialmente la buona venuta della faccia, fosse anche a detrimento del resto.
La prova ottenuta si lava con acqua. La miglior maniera di ciò eseguire consiste nel versare sulla lastra, che si tiene per un angolo, dell’acqua che si fa cadere da una bottiglia con sotti! getto. Per lavare una prova di piastra intiera, cent. 1 ’ 18X84, occorre circa un mezzo litro di acqua. Con una minor quantità di acqua la lastra può non perdere il suo aspetto grasso, e così non