Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/416

394 procedimenti - parte prima.

vedere se esse riflettono troppa luce in alcune parti, o proveniente dal cielo, o da qualche altra parte troppo illuminata. Talli questi casi possono verilìcarsi, e se non si prende ripiego hanno per citello di rendere confusa l’immagine per causa delle maggiori aberrazioni, e degli eiTelli di diffrazione che si producono, e che hanno per risultato di rendere l’immagine prodotta sullo slrato sensibile grandemente proclive a rimanere indistinta, a velarsi nello sviluppare, e così possono essere causa di non successo e di scoraggiamento all’inesperto, il quale è disposto ad incolpare le sue preparazioni chimiche anche quando queste si trovano in perfetto ordine.

1 1 ’ Ritrarre oggetti diversamente colorali. — Quando si pone la camera oscura avanti ad oggetti colorali il fotografo deve sovvenirsi che i vari colori sono diversamente atti a venir riprodotti, perchè la luce diversamente colorata non ha la stessa azione chimica, ma variabile col colore di essa.

Gli oggetti colorali che si hanno a ritrarre sono però sempre di tal natura, che, venendo essi incontrali da una luce intensa, non possono decomporre ed assorbire tutta la luce bianca, ma una gran parte ne rimandano inalterata, quantunque al nostro occhio sembrino non riflettere che luce colorala, e ciò fa si che gli oggetti colorali con colori anlifologenici, quando si lenta di copiarli, danno sempre ancora una notevole impressione sopra lo strato sensibile.

Ciò rende possibile l’applicazione che si fa della fotografia nel copiare i quadri dipinti all’acquerello ed i quadri dipinti ad olio, ecc. Quest’applicazione della fotografia è mollo importante, e merita di essere bene studiata, perchè per essa si possono copiare e tirare in gran numero copie di quadri di celebri artisti.

La proprietà che hanno gli oggetti colorali con colori anlifologenici di lasciarsi riprodurre per causa della luce che riflettono inalterata, deve distinguersi dalla proprietà che hanno gli stessi oggetti di riflettere metallicamente la luce. Proprietà che in grado maggiore o minore lutti i corpi possiedono, e che è nociva alla formazione della immagine di essi nella camera oscura, se non viene evitata.

Per evitare la luce riflessa metallicamente dalla superficie liscia