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390 | procedimenti - parte prima. |
Sia MNPQ il retro smerigliato supposto mollo inclinato;
0 il foco principale della lente;
AB, CD due rette parallele nell’oggetlo che si vuole riprodurre.
Supponiamo che il vetro smerigliato sia enormemente largo, infinito, che la retta AB incontri questo vetro in A e CD in C. Se si immagina calata da 0 la verticale Oo tagliante il vetro in o, egli è chiaro che l’immagine di AB si farà sulla retta Aob’.
Infatti, suppongasi un piano verticale che passi per AB e per 0, questo piano comprenderà la verticale Oo, e siccome questa taglia il vetro in o, ne segue che questo piano verticale passante per AB ed o taglierà il vetro secondo la retta Ao: ora io dico che l’immagine di AB si farà sul vetro più o meno nitida secondo Aob’.
Infatti, il vetro manovra i raggi luminosi che partono da un punto qualunque come B in modo che vadano a convergere tutti in un punto b posto ad una certa distanza da 0, ma sempre sulla retta che congiunge B con 0. L’immagine di AB non può dunque essere fuori del piano che passa per AB e per o, essa deve dunque essere sul vetro sopra la retta Aob’. Similmente l’immagine di CD deve essere sopra Cori’ che passa pel punto C in cui CD taglia il piano del vetro e per o, in cui la verticale calala da 0 taglia il vetro.
Altre rette parallele darebbero similmente delle immagini che tutte sono poste sopra rette passanti per o.
Laonde spigoli verticali danno immagini non parallele, ma convergenti verso il punto in cui la verticale calata dal centro ottico della lente taglierebbe il piano del vetro. Le immagini di questi spigoli saranno solo parallele tra loro se il vetro sarà verticale. E più in generale: le immagini di due o più parallele saranno anche parallele se il vetro sarà parallelo alla loro direzione.
Se noi supponiamo ora che la lastra di vetro smerigliato sia parallela alla retta AB, la retta Oo che è parallela ad AB sarà anche parallela alla lastra, epperciò il punto o sarà posto ad una distanza infinita. Il punto di incontro delle immagini di