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382 procedimenti - parte prima.

mi li nella melò della lunghezza focale della lente, ed agli oggetti che si trovano tra questa distanza e l’infinito. Questa proprietà delle lenti insegna che gli oggettivi di foco corto danno una immagine nitida di oggetti più vicini e di oggetti lontanissimi nel tempo stesso, ossia dimostra che gli oggettivi a foco corto danno un foco più profondo.

Che si abbia una tale nitidezza per oggetti inegualmente distanti, si comprende: 1° Se si considera che per causa del piccol diaframma i pennelli luminosi rifratti dalla lente sono così ridotti, che il foco fuori del suo vero punto è ancor abbastanza nitido da non lasciare scorgere alcuna differenza all’occhio disarmato; 2» Se si considera che la lente non è assolutamente corretta riguardo all’aberrazione sferica, e ciò per rendere il campo più piano, e che il foco non è realmente giammai un punto geometrico, perchè nell’acromatizzare la lente non si tien conto di lutti, ma solo di due raggi dello spettro, per cui il foco non è esattamente l’apice di un cono di raggi convergenti, ma una superficie di uno stretto cilindro che può essere intersecato entro certi limiti senza alcun divario sensibile nella relativa nitidezza risultante.

Nulla di tutto ciò ha luogo nel prendere i ritratti, presso i quali è necessario che l’apertura sia assai grande in proporzione della lunghezza focale per cui l’angolo del cono di raggi è molto ottuso, ed il foco che si forma nella sua sommità non è distinto che sopra un sol piano perpendicolare all’asse, per cui dopo una lunghezza assai ristretta si fa subito sentire un divario fortissimo nella nitidezza.

Queste considerazioni sono molto importanti per la pratica del prendere vedute e ritratti, ed insegnano che per le vedute la lunghezza del foco essendo poco variabile, il dilettante può far uso di una camera oscura piegabile, senza compartimenti scorrevoli, che complicano e rendono più pesante l’apparato, perchè è possibile mettere al foco col solo movimento a ingranaggio che ha l’oggellivo, e che quando si hanno solo oggetti lontani a ritrarre si può mettere al foco una volta per tutte, facendo un segno sul tubo dell’oggettivo che corrisponde al foco degli oggetti lontani.

Per ottenere una immagine della massima nitidezza il folo