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negative su collodio. 363

importanza così essenziale, come nel procedimento all’albamina, epperciò noi non ci arresteremo più oltre intorno a questa operazione; faremo solo osservare, che l’operazione del collodionnre si deve eseguire alla luce del giorno che si riceve dalla parte del laboratorio che si lascia aperta per tale oggetto, e che si chiude dopo terminato il collodionamenlo. L’eseguire questa operazione alla luce di una candela non conviene, perchè i vapori di etere, che si svolgono, possono infiammarsi, e ciò potrebbe principalmente succedere se la candela fosse posta in sito più basso che non la lastra che si coiiodiona, essendo i vapori dell’etere più pesanti dell’aria.

Prima di versare sulla lastra il collodio bisogna passare sopra di essa un pennello largo a pelo fino, e lungo, oppure anche solo un fazzoletto di seta ben proprio per scacciare la polvere ed altre materie attratte dal vetro.

Per collodionare si propose di sostenere la lastra col mezzo del così detto pistole!, del manubrio pneumatico di Caoulschouc, e col mezzo di altri islrumenti per evitare di toccare la lastra colla mano, il cui calore fa evaporare irregolarmente il collodio steso sopra di quella. Ma gli operatori trovano più utile il servirsi della mano nel tener le lastre; solamente alcuni hanno la precauzione di coprire la mano con un guanto, onde evitare che il calore delle dita venga a far evaporare il collodio, ma l’operare senza tanti preparativi è più comodo, e forse più conveniente, perchè la mano è più libera e sicura del fatto suo. Ecco il modo di procedere:

4° Colla mano sinistra si prende la lastra ripulita per un angolo, e la si sostiene orizzontalmente coi diti indice e medio allungati, ed aperti in modo da accompagnare nel rovescio della lastra i lati dell’angolo per cui si tiene, e la si arresta, in modo che non possa cadere, colla punta del dito pollice che si comprime leggermente nella estremità dell’angolo dalla parte ripulita;

3° Si prende colla mano destra il fiasco che contiene il collodio, e col dito mignolo della sinistra si stringe il turacciolo del fiasco stesso, mentre con una leggera torsione e trazione si apre il fiasco;

3’ Si osserva se l’orifizio del fiasco è ben pulito e non