Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/356

334 procedimenti - parte prima.

oltranza alcune parti, ne lascia delle altre quasi intatte. Questa maniera di lavare, usata con successo dai chimici per lavare i precipitali composti di una pasta omogenea, facilmente penetrabile dall’acqua, pare adunque affatto impropria per lavare il cotone fulminante, e se per facilitare l’azione dell’acqua si volesse meccanicamente aprire i fiocchi del cotone, onde distruggere l’effetto della sua contrazione, non si potrebbe arrivare ad ottenere un risultato perfetto che con mollo dispendio di tempo e di fatica.

Si propose di aggiungere alcune goccie di ammoniaca liquida alle ultime acque di lavamenio, per così neutralizzare l’ acido solforico che potesse ancor rimanere sul cotone. Questa precauzione è solo utile quando non si può prolungare sufficientemente il lavamento. Un eccesso di ammoniaca liquida non nuoce, perchè questa si evaporizza nell’essiccamento del cotone. Quando si ha fretta si può lavare presto e iene il cotone fulminante trattandolo con acqua bollente. Ma una troppo grande quantità di ammoniaca liquida, ed un prolungato lavamento all’acqua bollente finirebbero per alterare la pirossilina, renderla proclive a decomporsi quando si trovi poi sciolta in forma di collodio. Gli alcali tendono infatti a decomporre la pirossilina togliendole dell’acido nitroso con cui combinarsi. La lemp. di -+-<00° cent, spesso non pregiudica la pirossilina, ma alcune volte la può decomporre producendo uno svolgimento di vapori rossi di acido nitroso. L’ammoniaca liquida si potrebbe convenientemente rimpiazzare con una soluzione di carbonato di soda, perchè meno nociva alla pirossilina.

Il miglior modo di lavare il fulmi-cotone, e nel tempo stesso il più semplice, mi pare che sia quello che abbiamo indicato di sopra, e che consiste nel lasciarlo per molle ore di seguilo nell’acqua di quando in quando rinnovata, avendo cura di comprimere alcune volle colla mano la materia filamentosa per far cambiare l’acqua che rimane tra di essa. Dopo si comprime il cotone torcendolo forte dentro di un pezzo di tela, e si fa seccare. È difficile lo stabilire il tempo ad impiegarsi nel lavare la pirossilina. In media il tempo è di 24 ore, ma può variare mollo secondo la contrazione che ha subito nella sua preparazione. L’essiccamento del cotone fulminante si effettua in due o tre giorni se si lascia soltanto esposto all’aria alla temperatura ordinaria, e si effettua in tre o quattro ore se viene esposto ai raggi del sole.