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negative su albumina. 325

soluzione di acido gallico, il tempo della posa si doveva prolungare almeno del doppio di quello che sia necessario col metodo descritto qui sopra.

4a Azione di contatto sull’immagine in via di svolgimento. — Se si lascia un fiocco di cotone in lana sulla lastra in contatto dell’immagine mentre che la si svolge col mezzo dell’acido gallico e del nitrato d’argento, osservasi, dopo qualche tempo, che il disegno diventa intensissimo nel punto di contatto, e che i bianchi di esso non vengono intaccati.

Se invece del fiocco di cotone si pone sulla prova in via di svolgersi un foglio di carta, dopo di averlo inumidito colla soluzione di acido gallico, e vi si lascia per qualche tempo, trovasi che lo strato toccato dalla carta riceve un disegno molto più intenso di quello che si produsse sulle parti che non vennero in contatto col foglio di carta. E ciò che vi ha di più curioso si è che il foglio per un tale contatto colla negativa riceve contemporaneamente un’immagine positiva assai ben venuta. Vale a dire i neri della negativa, come il cielo, danno i bianchi sulla carta mentre i bianchi danno i neri. Quest’immagine positiva sulla carta non è dunque dovuta ad una diretta azione della luce, ma ad una semplice azione di contatto, come lo è pure la maggiore intensità della negativa.

Questo modo di reagire delle sostanze, che si trovano sopra l’immagine che si svolge, è interessante per la pratica ed è importante dal lato teorico.

Si vede che la forza che fa decomporre il nitrato d’argento è una vera forza catalitica, e che questa forza è originata dapprima nell’ioduro d’argento alterato dalle ondulazioni della luce, il quale ora promuove la decomposizione dei liquidi sviluppatori quasi a guisa di un fermento. La carta che accresce questa forza catalitica è forse in uno stato analogo a quello in cui si trova il ioduro d’argento impressionato, ma la sua forza è molto più debole, per cui l’azione che essa esercita non si rende visibile sulla sua superficie che nelle parti corrispondenti alle parti della prova non impressionate dalla luce, ossia nelle ombre. Queste non potendo impadronirsi delle molecole argentee, che il rotto equilibrio ha lasciate in libertà, lasciano all’attrazione delle fibre della carta verso le molecole stesse la forza di agire e manifestarsi colla produzione di una immagine positiva.