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314 | procedimenti - parte prima |
illuminato con una scintilla elettrica. Il procedimento di Talbot venne ripetuto a Londra ed a Parigi, ma niuno ha mai potuto ottenere risultati che anche per poco si avvicinassero ad una così squisita sensibilità. E lo stesso Talbot non ha forse mai più potuto ottenerli egli stesso, come successe a Bacot. Operando si incontrano alcune volte certe fortuite proporzioni di materie e tali molecolari disposizioni di sostanze, che è cosa impossibile il riprodurle a piacimento per causa della loro instabilità. Anche ammettendo che i precitati autori avessero fatto uso di oggettivi a foco molto corto, non si potrebbe spiegare in altro modo una sensibilità così grande, così fuori del comune presso l’albumina.
3a L’albumina non perde facilmente la sensibilità ricevuta. — I vetri albuminati, dopo che vennero sensibilizzati coll’aceto-nitrato d’argento, si possono conservare per lungo spazio di tempo sensibili. Questa proprietà, che hanno i vetri preparati con albumina, dipende in gran parte dal modo di preparare l’albumina. Preparando l’albumina nel modo che abbiamo detto, i vetri albuminati si possono senza inconvenienti conservare sensibili per tre mesi ed anche di più, ben inteso se si ha cura di tenerli ben riparati dalla luce in una cassetta perfettamente chiusa. Invece avendo io una volta tentato di sostituire il ioduro di ammonio all’ioduro di potassio nei preparare l’albumina, le mie lastre albuminate dopo quattro giorni dalla loro sensibilizzazione avevano perduto ogni sensibilità, e si ricoprivano di un velo bruno di argento ridotto nello sviluppare l’immagine. Li signori fratelli Alinari di Firenze hanno anch’essi trovato lo stesso inconveniente coll’uso dell’ioduro di ammonio nel preparare l’albumina.
La possibilità di conservare la sensibilità all’albumina dipende pur anche dal modo di preservarla dalla luce. Se invece di mettere le lastre nella cassetta ad incanalature si mettono in contatto con carta od altre sostanze leggermente umide viene distrutta la loro sensibilità in un tempo assai breve.
4a Bacini fotografici. — Il bacino, in cui si versa l’aceto-nitrato d’argento per sensibilizzare, seguendo il secondo ed il terzo metodo sopradescritti, è in forma di una piccola tinozza o bacinella quadrilunga e poco profonda. Vasi di questa specie vengono di