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304 | procedimenti - parte prima |
tamente l’albumina dal bicchiere sulla lastra. Se il bicchiere è fatto a becco, il liquido cade regolarmente; se non è a becco il liquido torna indietro nella parete esterna, ma ciò si evita mettendo a contatto del bicchiere e del liquido che si versa un bastoncino di vetro, questo conduce regolarmente il liquido sulla lastra. Inclina ora la lastra in tutti i sensi per ricoprire tutta la sua superficie ripulita con l’albumina versatavi sopra, aiutandoti con un piccolo bastoncino di vetro per stendere l’albumina nel caso che si formino dei vacui. Questi vacui nascono sempre quando l’albumina versata è in quantità insufficiente, o quando i vetri sono leggermente grassi, non bene ripuliti, ma possono anche dipendere da una esagerata siccità del vetro; in questo caso si facilita la scorrevolezza dell’albumina spirando leggermente il fiato sul vetro.
Distribuito che tu avrai l’albumina sopra tutta la superficie ripulita, inclina la tua lastra verso uno dei suoi angoli per raccogliere verso di esso la maggior parte del liquido, quindi, con una certa vivacità e speditezza, rialza la lastra ed abbassala dall’angolo opposto per versar via dal vetro l’albumina eccedente, e per dare nel tempo stesso all’albumina che parte un moto piuttosto rapido, onde essa possa più facilmente strascinare con sè le sostanze estranee galleggianti alla sua superficie, le quali sostanze non mancano mai di presentarsi trasportate come sono dall’aria, e continuamente prodotte nel laboratorio dall’agitazione dei nostri abiti, dal toccare degli oggetti che avviciniamo.
La lastra albuminata, da cui venne tolta l’albumina eccedente, si porta a seccare spontaneamente al sicuro dalla polvere in una cassetta apposita verticale ed a vari piani. Si deve lasciare alla lastra una leggera inclinazione verso l’angolo della lastra per cui si fece partire il liquido; mettendola piana, il liquido rimasto più abbondante verso un tal angolo ritornerebbe sopra se stesso verso il centro del vetro, e non mancherebbe di produrre un’onda saliente di albumina che guasterebbe la prova negativa. Nelle lastre seccate nel modo prescritto lo strato albuminoso è sempre leggermente più forte verso l’angolo di escita, ma lo spessore crescendo gradatamente, senza soluzione di continuità, non si ha in seguito a lamentare alcun serio inconveniente.