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300 | procedimenti - parte prima |
periore dell’albumina e dopo di averla lasciata in riposo per molte ore, onde le prove negative ottenute vadino affatto immuni da quei punteggiamenti neri, da quegli occhielli che con tanta pertinacia si producono senza una tale precauzione.
Egli pare adunque che ciò che vi è più a temere nell’albumina fotografica siano le sostanze microscopiche, ossia le minutissime membrane cellulari che si trovano nel liquido, e che sono specificamente un po’ più pesanti di esso. Le sostanze più leggiere dell’albumina, che possono trovarsi in essa, non sono di un così grande nocumento, imperocchè lo strato superiore del liquido che venne versato sul vetro essendo sempre il primo a partire, porta naturalmente con sè ogni particella galleggiante sopra di esso. Ove si volesse evitare anche queste sostanze più leggere bisognerebbe mettere l’albumina in un bicchiere alto e stretto, lasciar riposare, quindi con una pipetta prendere il liquido intermedio, e cessare dall’aspirarne appena che si tolsero i tre quarti circa del liquido totale.
In tale maniera si ha il doppio vantaggio di evitare le particelle più pesanti e quelle più leggiere del liquido, le quali ultime potendo eventualmente trovarsi unite a qualche principio grasso sono poi capaci di produrre sull’albumina che si stende delle ripulsioni di liquore non men dannose delle attrazioni prodotte dalle particelle più pesanti.
c) Misurare l’albumina. — L’albumina avendo un peso specifico poco differente da quello dell’acqua, sarà più comodo il misurarla con un bicchiere graduato, anzichè pesarla.
Il fotografo troverà utile il graduare egli stesso i vetri per misurare, di cui ha bisogno nelle varie preparazioni che gli occorrono. L’operazione è facile ed otterrà senza fatica maggiore esattezza di quella che abbiano i vetri graduati del commercio. Si faccia così. Col mezzo di un diamante a scrivere, oppure anche col mezzo di una pietra dura tagliente, come sarebbe p. e. un pezzo di selce, o di corindone, si tiri una linea verticale sul bicchiere o tubo a graduare. Si ponga questo bicchiere in una tavola piana orizzontale, si versi nel bicchiere 40 grammi di acqua, e col diamante si faccia un segno orizzontale sulla linea verticale, dove arriva il liquido, scrivendo 40 presso il segno. Si versi nel bicchiere altri 10 grammi di acqua, e