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parte seconda. 273

Sopra <0 parli di acqua si versa

2 » i acido solforico a 66°, nel miscuglio si in troduce della limatura di ferro in eccesso, si riscalda leggermente, e quando il liquido cessa di fare effervescenza si filtra, e si lascia cristallizzare; si raccolgono i cristalli, si lavano per poco tempo, si fanno seccare celeremente, e si conservano in vasi ermeticamente chiusi.

Per la sua tendenza ad ossidarsi esso viene impiegato come sviluppatore dell’immagine fotografica, come vedremo a suo luogo, ma non viene impiegato solo perchè sarebbe troppo energico. Per un tale uso il doli. Weiske (a) propose il miscuglio seguente:

1000 grammi acqua distillata 48 » solfato di ferro

16 » acido acetico

8 » acido solforico.

ACIDO SOLFOCDRICO.

È in forma di gas, si chiama anche col nome di solfuro di idrogeno, la sua composizione viene indicata dalla formola HS, il suo equivalente dal n° 17, la sua gravità specifica da 1,18, è 17 volle più pesante dell’idrogeno. E infiammabile, e durante una lenta combustione si depone del solfo, si forma dell acqua e dell’acido solforoso; ha un odore sui generis, fetente e malsano anche quando viene respirato con moli’ aria. Il cloro, il bromo, il iodio lo decompongono, distruggono il suo odore. E solubile nell’acqua fredda, la quale a -t- 10» scioglie tre volte il suo volume di questo gas.. La soluzione arrossa debolmente i colori blù vegetali, e si decompone spontaneamente col tempo lasciando deporre del solfo; immergendo in essa un pezzo di argento o di rame si produce un annerimento istantaneo sul

(a) ffandbuch des Pannotlpisten non D.’ K. Weiskb. Leipzig, 1859.

18 Fotografia.