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parte seconda. | 231 |
fragile, riscaldare nuovamente portandola al calor rosso con carbone di legno;
6» Continuare l’azione del laminatoio sino a che la lamina abbia lo spessore voluto, cioè circa ’/ s di un millimetro. Se lo spessore dell’argento sarà di ’/so dello spessore totale, la lamina sarà del titolo di un trentesimo, ossia sarà al trentesimo come si dice;
7" Finalmente dare il pulito, e la spianatura. Il primo con sostanze chimiche, in modo analogo a quello tenuto dai fotografi. La seconda si dà alla lamina a colpi di martello.
Le lastre di rame si possono inargentare in modo perfetto con l’azione galvanica, col mezzo della quale noi possiamo a piacimento aumentare lo spessore dello strato di argento senza dover riscaldare, ed abbiamo il vantaggio di ottenere uno strato di argento assolutamente puro. Il più semplice metodo consiste:
1» Nel collocare in un vaso di terra o di vetro un diaframma o tubo poroso, riempiere questo con una dilungala soluzione di acido solforico, e quello con una soluzione di cloruro di sodio saturato con cloruro di argento;
5° Nell’introdurre nell’acido una lastra di zinco, e nella soluzione del sale introdurre la lastra di rame da inargentare inverniciata nel suo rovescio, e col mezzo di un filo di rame mettere in comunicazione le due lastre.
La debole corrente elettrica che si produce precipita l’argento in modo molto uniforme sopra tutta la superficie. Se si amalgama previamente il zinco con mercurio fregandolo con mercurio in presenza di acido solforico dilungato con dieci volte il suo peso di acqua, la corrente elettrica sarà più lenta’, più costante, ed il risultato più certo. La vernice preservativa sul rovescio della lamina deve essere composta, secondo il barone Gros, con vernice Copal, a cui si aggiunge una piccola quantità di cromato di piombo.
Facendo invece uso della pila di Daniel a effetto costante, la quale contenga nel diaframma dell’acqua acidulata, ed un pezzo di zineo amalgamato, facienle le veci di elemento elettropositivo, e contenga nel vaso principale una soluzione satura di solfato di rame, ed uu cilindro di rame facienle le veci di