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212 | chimica fotografica |
calce, e senza di esso non avremmo a così buon mercato gli acidi tartarico, acetico, nitrico, cloroidrico, ecc.
L’acido solforico monoidralato ha un aspetto oleoso, la sua densità è t,85, bolle a-t-325’ ’, esposto all’aria non dà fumi, ma ne attira I’ umidità in modo da aumentare considerevolmente di volume, caricandosi di due o tre volle il suo peso di acqua, secondo alcuni autori. Ma questa azione è assai lenta dopo che l’acido ha assorbito una parte di questa umidità. Mescolato coll’acqua produce un forte calore, per cui si raccomanda di non mai versare l’acqua nell’acido solforico, ma bensì questo in quella per evitare il pericolo delle proiezioni del liquido, e della frattura del vaso in cui si opera il miscuglio. Il calore ebe si produce è dovuto ad una contrazione che subisce il miscuglio, per cui
50 parli in volume di acido solforico con 50 » » di acqua
danno un miscuglio, il cui volume non è 4 00, ma solo 97. La contrazione poi è dovuta a ciò che l’acido solforico monoidratato si combina chimicamente con una nuova quantità di acqua. Così:
Se ad 4 equivalente di acido solforico ordinario aggiungiamo 4 equivalente di acqua si sviluppa un grande calore, e si produce un acido che chiamare si può acido solforico bi-idralato. Quest’ultimo si distingue nel suo modo di essere da ciò che cristallizza alla temperatura di ■+• 4°, mentre l’acido solforico monoidralato non si solidifica che alla temperatura di — 34". Il suo punto di ebollizione è a ■+■ 200°, mentre I’ acido ordinario richiede la temperatura di ■+■ 325°, e la sua densità è 4,78, mentre quella dell’acido contenente 4 solo equivalente di acqua è 4, 85. Se poi aggiungiamo 2 equivalenti di acqua ad 4 equivalente di acido solforico ordinario otteniamo il maggior sviluppo di calore che sia possibile di produrre, mescolando insieme questi due corpi; l’acido acquista la densità di 4,62 e si può chiamare acido solforico tri-idratato. Se a qucsl’ullimo acido aggiungiamo ancora dell’acqua, non succede più alcuno svolgimento di calore.