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172 | chimica fotografica |
L’esperienza ha insegnato e quotidianamente insegna che questa forza ha luogo con differenti gradi di intensità fra corpi differenti. Questa differenza deriva dal maggiore o minore antagonismo dei corpi. Quelli che sono tra loro maggiormente opposti hanno scambievolmente un’affinità chimica più grande, e quelli che hanno tra loro un minore antagonismo chimico obbediscono anche ad una più debole affinità.
L’ossido di mercurio rosso, che è una combinazione di mercurio con ossigeno, introdotto in una storta di vetro ed esposto ad un forte calore, si decompone: il calore ha la forza di distruggere l’affinità che tiene chimicamente uniti gli atomi del mercurio e dell’ossigeno. Questo riprende il suo stato naturale e si svolge in forma di gas, mentre quello rimane nella storta in forma di mercurio metallico. Al contrario l’ossido di ferro, ossia la ruggine, che come abbiamo veduto è composta di ferro e di ossigeno, posto nelle stesse circostanze e condizioni, non si decompone, non lascia svolgere la più piccola particella di ossigeno. Qui il calore non vale a distruggere la affinità che passa tra l’ossigeno ed il ferro, la quale affinità è per conseguenza più forte di quella che esiste tra l’ossigeno ed il mercurio.
Il modo con cui un corpo decompone o viene decomposto da un altro corpo che gli viene a contatto ci somministra una dimostrazione anche più evidente della differente affinità chimica dei corpi.
Così p. e. il ioduro di potassio, che come sappiamo ò composto di iodio e di potassio, viene facilmente decomposto dal cloro. Quando si fa passare una corrente di quest’ultimo gas in una soluzione di ioduro di potassio, la soluzione si colora sin dai primi momenti in rosso per cagione dell’iodio che si pone in libertà dalla sua combinazione col potassio. 11 potassio avendo maggiore affinità pel cloro di quella che esso abbia pell’iodio, abbandona quest’ultimo e si porta sul cloro, il quale a vicenda colla stessa forza a sè lo attrae, e si produce in tal modo un cloruro di potassio.
L’affinità chimica dei corpi non solo è diversa in corpi diversi, ma essa negli stessi e medesimi corpi varia sovente col semplice variare delle circostanze in cui essi vengono tra di loro in contatto.