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parte terza. | 167 |
chè gli occhi le possano vedere nello stereoscopio come in natura. Cioè quella di destra deve esser portata alla sinistra, e la immagine di sinistra portata a destra. È facile rendersi ragione di ciò, se si considera che le lenti guardano direttamente gli oggetti, mentre gli occhi, vedendo le immagini di essi oggetti, guardano questi ultimi indirettamente, c, se mi è lecito il paragone, come riflessi io uno specchio, per cui, onde le due immagini possano apparire coll’efTelto naturale, debbono venire cambiate di posizione. Se non si ha una tale avvertenza non si ottiene dunque un effetto stereoscopico, ma solo un effetto pseudoscopico.
Una camera stereoscopica che abbia due oggettivi sarà di un uso più conveniente se i due oggettivi saranno due combinazioni di lenti per ritratti. Questi oggettivi, quando hanno un diaframma interno abbastanza piccolo, servono per le vedute egualmente bene che gli oggettivi semplici. Nei due oggettivi non conviene che sia alterala la forma delle lenti collo scopo di produrre un grande spostamento delle immagini come praticavasi in alcune camere oscure, per esempio nel così detto quinetoscopio, in cui la lente di fronte è tagliata obliquamente al suo asse in una delle sue facce, in modo da avere quasi una forma prismatica, perchè con una tale disposizione l’oggetlivo Hon può a meno di produrre una molto forte aberrazione cromatica e sferica, per cui l’immagine risulta indistinta, e trasfigurata.
Come abbiamo fatto osservare prima d’ora, le due camere nel produrre le due immagini di una stereografia dovrebbero essrre tra loro parallele, sia che esse siano molto vicine, sia che esse siano tra loro più distanti. In questa maniera le due immagini, produccndosi sopra di uno stesso piano, si lasciano poi più facilmente osservare nello stereoscopio in cui sono osservale sopra un piano comune. Tuttavia in pratica è spesso utile inclinare le due camere in modo che l’asse di ciascuna concorra verso uno stesso punto prominente deH’oggelto. La convergenza che cosi si viene a dare alle due camere, come dissimo, è generalmente assai piccola, e poco si scosta da un esalto parallelismo, se si osservano le regole che abbiamo stabilite di sopra circa alla distanza da dare alle due camere tra loro.
Ma se si oltrepassa la distanza da una camera all’altra, che