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150 ottica fotografica

SEZIONE II.

Della Camera oscura stereoscopica.

Il lellore, per poler ben comprendere l’uso di questa camera oscura, deve conoscere i principi! della visione monoculare e binoculare, e deve conoscere l’ingegnoso islrumenlo cbc serve all’osservazione delle prove stereoscopiche, vale a dire Io stereoscopio. Noi dunque tratteremo Della visione monoculare,

Della visione binoculare,

Dello stereoscopio,

prima di trattare della camera oscura stereoscopica, della forma che conviene dare a questa camera, e del modo di usarla secondo le regole che la scienza prescrive, e divideremo così questa sezione in quattro capitoli dilTcrcnti.

CAPITOLO i.

Visione monoculare.

La visione monoculare è quella che si effettua con un occhio solo, e per farcene un’idea basta il considerare la struttura dell’occhio ed il cammino dei raggi luminosi in esso.

Struttura dell’occhio. — L’occhio propriamente detto è contenuto in una cavità che chiamasi l’orbila dell’occhio: esso ha una forma presso a poco sferica, è composto di varie parli distinte, cioè:

a. Sclerotica. — Questa parte dell’occhio 6 la membrana esteriore, essa è di un tessuto solido, bianco, opaco, essa si chiama anche cornea opaca, e volgarmente chiamasi il bianco dell’occhio. Fissa copre quasi i due terzi del bulbo dell’occhio. Presso la visione diretta se ne scorge solo una parie negli angoli dell’occhio, ma presso la visione obliqua essa si scopre in gran parte.

b. Cornea trasparente. — Immediatamente attaccata alla sclerotica trovasi la cornea trasparente, che chiude il bulbo dcl