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parte terza. 149

La camera solare di Woodward non è che sia un istrumenlo perfetto, in essa l’immagine è inegualmente illuminala dal centro alla circonferenza, e questa ineguaglianza deriva in parte da ciò, che con essa si opera con luce convergente. E quando in questa camera si fa uso di un oggettivo doppio ben àplanatico, e si vuole ottenere un ingrandimento un po’ forte di un oggetto piano, si trova che il foco pel centro è mollo più breve che per la circonferenza, il quale elTello si spiega coll’aberrazione cromatica.

In ogni camera solare, sia che si operi con luce convergente, sia che si operi con luce divergente, non si può ottenere una immagine molto ingrandita di un piccolo oggetto, che sia uniformemente nitida dal centro alla circonferenza. Da ciò nasce che nei casi ordinarli non si deve oltrepassare un ingrandimento superficiale di 40 oppure 42 volle. La camera di Woodward operando con luce convergente permette di concentrare una più forte luce sullo strato impressionabile che non le altre camere solari, per cui essa può applicarsi al tiraggio della prova positiva su carta. Ma per produrre immagini più distinte, e con maggior ingrandimento, il signor Bertsch, in un suo memorialetto alla Società fotografica di Parigi nel 4860, propone un’altra disposizione nelle lenti, con cui l’aberrazione è meno sensibile, la messa al foco più precisa, e la diffrazione della luce minore che non presso la camera di Woodward. Con questa disposizione si potrebbe produrre su collodio delle ingrandite positive di grande perfezione, ma, per la poca luce dell’immagine, non si potrebbe produrre positive su carta al modo della camera di Woodward. Il signor Bertsch è arrivato ad ottenere immagini di oggetti microscopici con un ingrandimento di più di un milione di volte. Noi saremmo tratti troppo lungi dal nostro scopo, se volessimo qui ripetere le modificazioni che in questo caso sono necessarie nella disposizione delle lenti, perchè sin ora la produzione di tali ingrandimenti forma piuttosto lo scopo di esperienze scientifiche e anzichè di una applicazione, del fotografo.