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parte terza. | 147 |
di questa camera, il lettore ci sarà grato se qui ne riportiamo le parli essenziali (a).
a Per dimostrare come agisca il condensatore supponiamo che » P sia un piccolo punto trasparente nella negativa.
Fig. 43.
» In conseguenza della mancanza di uno stretto parallelismo « nei raggi solari, ed in conseguenza delle imperfezioni del » condensatore ( che non è corretto nè per l’aberrazione sferica, » nè per l’aberrazione cromatica ) i raggi sono trasmessi pel » condensatore in tante direzioni differenti, che prima passano » per il punto P e quindi coprono un area del diametro di ’/’ di » pollice ed anche di più in F. Perciò il punto P diventa l’ori» gine di un divergente pennello di luce, che dopo la rifrazione » per le lenti deH’oggetlivo ha il suo foco coniugato sul parafuoco » in p. Lo stesso caso è vero per ogni altro punto luminoso » della negativa, e così una vera immagine ottica di essa viene » formata sul parafuoco. Ma se i raggi solari fossero rigoro" samenle paralleli, ed il condensatore tale da concentrare in » un sol punto i raggi paralleli, i pennelli luminosi, che diver» gono dai vari punti della negativa, sarebbero ridotti a singoli » raggi, ed un’ombra della negativa verrebbe prodotta, invece » di un’ottica immagine di essa.
» Una negativa trasparente può venir copiata ( come dissimo » di sopra) senza far uso nè di riflettore, nè di condensatore,
(a) Photographic notes, journal of thè Birmingham photographic Societg, editcd by T. Sotton. December 1859.