Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/134

112 ottica fotografica

è probabilmente prodotto da ciò che la luce convergente e concentrata, che passa pel diaframma posto dietro della piccola lente posteriore, illumina le minute particelle che si trovano nell’aria, le quali agiscono come altrettanti punti luminosi che suH’immagine producono una specie di bagliore, o falsa luce.

Il non aver fatto attenzione a questo difetto del sistema ortoscopico fece si che dapprincipio si credette che esso fosse di gran lunga superiore all’oggetlivo semplice, e si disprezzasse troppo quest’ultimo per lodare esageratamente il primo.

Le relative dimensioni di un oggettivo ortoscopico di tre pollici sono le seguenti, dalle quali si possono dedurre approssimativamente quelle di oggettivi ortoscopici di grandezza maggiore o minore.

Lente di fronte diametro... metri 0,08

d foco » 0,40

Lente di dietro diametro...» 0,05

» foco » 0,90

Distanza tra le due lenti... n 0,04

Lunghezza focale della combinazione » 0,63

Diametro del campo 0,54

Soggettivo ortoscopico non è capace di produrre una immagine così piana come si può produrre coU’oggettivo semplice. Ma esso ha altri vantaggi, che ne raccomandano l’uso in alcuni casi.

Nell’oggettivo semplice l’estensione angolare de) campo visuale non può sorpassare i 35 gradi senza che si produca una trasfigurazione assai forte. Con un diaframma mollo piccolo si renderebbe l’immagine più nitida, più fina, ma non si toglierebbe la trasfigurazione che è principalmente prodotta dall’eccenlrica incidenza dei raggi obliqui per cui, mentre diventano curvilinee, concentriche le rette un po’ lontane dal centro dell’immagine, viene sensibilmente impiccolita la grandezza apparente degli oggetti laterali, il che è contrario ad un buon effetto di prospettiva. Invece colla combinazione ortoscopica si può produrre una buona immagine con un campo visuale di più di 40°, la quale proprietà è preziosa per le vedute. La trai