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108 ottica fotografica

dalla lente di dietro del cannocchiale che chiamasi oculare, perchè con essa si guarda l’immagine prodotta dalla prima lente.

Gli oggettivi usati dai fotografi si distinguono in oggettivi per vedute, ossia in oggettivi a piccola apertura angolare, ed in oggettivi per ritratti, ossia oggettivi a grande apertura angolare; noi divideremo questa sezione in tre capitoli. Nel primo capitolo tratteremo dei vari oggettivi per vedute, nel secondo tratteremo degli oggettivi per ritratti, e nel terzo capitolo daremo alcune norme ed indicazioni atte a guidare il principiante nell’acquisto di un oggettivo conveniente ai suoi bisogni.

CAPITOLO i.

Oggettivi per vedute.

Oggettivo semplice. — Gli oggettivi per vedute sono di varie forme. La forma più semplice, meno costosa, e forse anche la migliore, è quella del così detto oggettivo semplice, che, come fa vedere la figura annessa, è composto di una lente acromatica posta all’estremità di un tubo, che alla estremità opposta contiene un diaframma. Questa lente acromatica è composta di una lente biconcava, o piano-concava di flintglass, e di una lente biconvessa di croumglass. Essa viene presentata agli oggetti dalla sua parte concava, a differenza della combinazione a ritratti, la cui lente di fronte presenta agli oggetti una superficie convessa.

Fig. 30.

Nella lente acromatica dell’oggettivo semplice le due lenti costituenti sono tra loro a contatto, la convessità dell’una corri