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104 | ottica fotografica |
Presso gli oggettivi a ritratti il diaframma si pone nel mezzo dell’oggettivo, cioè tra le due lenti acromatiche. In questi oggettivi il fotografo ha spesso bisogno di cambiare diaframma contro uno o più grande, o più piccolo, secondo l’intensità della luce, la disposizione degli oggetti, la natura dei loro colori, ecc. Negli oggettivi che sin qui si coslrussero, non si poteva ottenere un tal cambiamento senza prima levare la lente anteriore, cosa mollo tediosa e cattiva per l’islrumenlo che viene esposto a guasti. Da poco tempo si pratica inserire il diaframma nell’oggettivo senza toccare le lenti, e per ciò ottenere basta tagliare il tubo deU’oggetlivo in modo, che vi si possa introdurre verticalmente un sottile disco metallico con una apertura nel centro. Pare che questa disposizione sìa stata ideata dal sig. Lake Price (o).
Il diaframma ad apertura variabile, che venne ideato dal signor tiovi, professore di fisica, sarebbe da adottarsi per la facilità, che con esso si ha, di cambiare il diametro della sua apertura, se non fosse costrutto di caoulschouc vulcanizzato, sostanza alterabile, e i cui margini non sono abbastanza ben contornati, come quelli che sono di metallo, ciò che può produrre un’inflessione di luce quando si opera con apertura molta piccola.
Da alcuni si propone di far prendere al diaframma un’apertura quadra, invece di quella rotonda o circolare, che è comunemente adoperata. Allora il diaframma avrebbe il vantaggio di ritenere fuori della camera oscura una più grande quantità della luce, che è inutile aU’immagine, ed è in tal maniera che vengono costrutti i diaframmi degli oggettivi da alcuni dei migliori costruttori, tra cui possiamo citare il signor Jamin di Parigi.
Infine, la lunghezza dei raggi rifratti da una lente variando presso ogni alterazione della sua apertura (essi, come abbiamo veduto, sono più lunghi quando questa è piccola, e viceversa), ne deriva che il fotografo non deve mai mettere al foco nella camera oscura prima di cambiare il diaframma, se vuole poter ottenere una immagine nitida. Il diaframma produce un ritardo
(a) A Manual of Photographic manipulation, by Laki Pbice. London, 1868.