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parte seconda. 97

Il piccolo pennello luminoso, obliquo ed eccentrico PU, incidente in m, è deviato dal suo corso dalla rifrazione per i margini della lente, e viene a riunirsi nel punto a; similmente i pennelli luminosi provenienti da QR hanno i loro fochi in b, c. L’immagine data dalla lente è perciò il triangolo abc

Fig. 26.

Questo triangolo è più piccolo che ABC; ma, se le distanze Aa, Bb, Cc sono proporzionali ad OA, OB, OC, i due triangoli sono simili, e non vi può essere trasfigurazione. Ma succede, che i decrementi Aa, Bb, Cc non sono proporzionali alle linee OA, OB, OC, e crescono più rapidamente di queste, per cui vi è una trasfigurazione nell’immagine, come si scorge nella figura qui sopra.

Aberrazioni delle lenii. — Ogni lente, ed ogni combinazione di lenti di qualsiasi composizione e forma, non va mai esente da alcuni difetti conosciuti col nome di aberrazioni. Non essendo possibile togliere tutte le aberrazioni bisogna accontentarsi di togliere le più dannose, e compensare, e bilanciare tra loro le rimanenti. Le aberrazioni, di cui noi dobbiamo qui trattare, sono l’aberrazione sferica, e l’aberrazione cromatica.

Aberratione sferica. — Questa aberrazione, che non si deve confondere colla curvatura della immagine prodotta da una lente, è un difetto delle lenti, che deriva dalla loro figura sferica, in virtù della quale i soli raggi vicinissimi all’asse possono concorrere sensibilmente iu un punto comune. Ciò sue 7 Fotografia.