Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
96 | ottica fotografica |
Unto menomare con una conveniente scelta delle lenti, degli oggetti da copiarsi, e della distanza a cui si copiano, che quasi non si fanno sentire, ma egli è affatto inutile lo sperare di poterli togliere affatto.
Le immagini che producono le lenti sono dunque sempre più o meno trasfigurale, ossia non soddisfano esattamente alle condizioni imposte dalle regole della prospettiva.
Trasfigurazione prodotta dalle lenti. — Nella camera oscura la trasfigurazione delle immagini prodotta dalle lenti è dovuta a varie cause, ma principalmente ad una eccentrica incidenza dei raggi obliqui. Il suo effetto è di rendere curvilinee tutte le linee rette che non sono presso il centro dell’immagine, e di esagerare le dimensioni di certi oggetti relativamente ad altri nel disegno. Questa trasfigurazione viene graficamente spiegata dal sig. Sullon nel suo ottimo Dizionario fotografico (a). L’autore suppone posto avanti alla lente un diaframma, perchè è così che usansi le lenti acromatiche sole, ossia gli oggettivi fotografici semplici.
Suppongasi che P Q R sia un triangolo, posto avanti ad una larga lente da vedute l m avente un diaframma in fronte in lì.
Fig. 25.
Primieramente si tolga la lente, e si renda l’apertura presso II piccolissima. Allora le immagini ABC dei punti P QB saranno formate nel vetro spulilo, e sul prolungamento delle linee PH, QH, RB, ed il triangolo ABC nel vetro spulilo sarà una veduta, la cui prospettiva è corretta. Ora rimettasi la lente l m.
lo) A Dtclionary of Phoiography, by Thomas Sottoh. London 1853