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94 | ottica fotografica |
fotografo avrà dunque cura di disporsi in modo a non avere, nelle viste che vuol copiare, e nei ritratti che vuol prendere, oggetti troppo vicini. Si vede infatti dalla equazione
4 1 1
d~ F D
che allorquando D è considerevole rispetto ad F, d non è molto maggiore di F comunque cresca poi D.
Così se, per esempio, si fa D=S00F, avendosi
1 t 4, 4 500F—F
d ~F 500 F Sarà d f X500F
. d FX500F., 4 \
d 0nde T = 499F - 0SS,a d = F ( ’ -’• 499/
Se invece D=1000 F,d=F ( 4 +
Ora se F=\ metro, per esempio, essendo
4 4
d ~ 1 500
si vedrà che il divario della distanza dell’immagine degli oggetti posti a 500 metri, da quella degli oggetti posti a 4000 metri, sarà
9010 di TT9“«59 = ri - TMÒ’ ossia di 1 millimelro circa Mentre fra gli oggetti posti a 50, e quelli posti a 400 metri il divario nella distanza focale sarebbe di circa 4 centimetro, .. 4 4
C,0è 49 99’
Ove gli oggetti esposti davanti alla lente siano ad una distanza poco considerevole, rispetto alla distanza focale principale della lente, si faranno sentire due gravi inconvenienti, il primo sarà, che non tutte le parti di uno stesso oggetto riesciranno egualmente nitide, per la ragione sovraesposta; il secondo sarà, che il rapporto della grandezza deH’immagine con quella dell’oggello non sarà lo stesso in tutti i suoi punti.
Così, se si espone davanti alla lente la testa di una persona, il naso e le altre parli sporgenti della faccia saranno più vicine alla lente, e sarà perciò l’immagine loro relativamente più grossa, che non quella delle parti della faccia più remote.