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DI MEDICINA. 27

chirurgia, come c'insegna Hippocrate nel libro delle rotture dell'ossa; percioche ella conforta mirabilmente la parte rotta, et affetta, e fa generare il callo; et se per humidità di tutto il corpo crescesse egli troppo, et sopravanzasse parimente, per la sua siccità l'abbassa, dissecca, et rafferma.

A gli veleni.

Una delle eccellenti cose c'habbia in se il rosmarino, è che fa simil effetto, che la thèriaca contra il veleno, et i cibi velenosi, ed è parimente molto giovevole a preservarsi d'ogni veleno magnandolo, si come ancora pigliando della sua quinta essentia, et bevendosi ancor le radici con vino, vale contra il morso delle serpi, et tenendola in casa discaccia ogni animal velenoso, et il simile fa facendo profumi con detta herba.

Al decoro del corpo.

Lavandosi la faccia con la sua acqua, la rende bella, et splendida, leva le panne, et ogni sorte di macchie, et aggiongendovi un poco di aceto ben acuto, leva la vitiligine, over petine: et se con questo vi lavate il capo, rafferma i capelli, sana le ulcere, che menano, aumenta la memoria, gli prohibisce ogni flussione, et finalmente lo conforta, et lo riduce nel suo buono esser naturale.

A tutto il corpo.

La radice del rosmarino sterile, purga parte per di sotto, et parte per di sopra: imperoche quella

Diocoride lib. 3. c. 72. Arnld. ne i vini Diosc. li. 3. ca. 12.

Arnaldo.

Diosc. lib. 3. capit. 72.

Theophrasto l. 9. c. 12.