Theofrasto
li. 9.
cap.112.
Ahen
Mesuai.
Serapione,
Dioscoride,
lib. 3.c.
72.
elettuario chiamato dianthos, e conciosia che si
trovi scritto anthos over rosmarino, nondimeno
si deve pigliare sempre il fiore insieme con la
foglia, i quali se ben secchi, serbano la lor virtù
per un'anno. Et l'olio composto col suo seme,
provoca il sudore untandosi. Ma l'olio nostro è
un olio molto piu calido che quello artificiato da
gli antichi, et e olio che per esser aparo del
balsamo, e gran segreto, et volendolo cavara alquanto
piu da detta herba, convien coglierla nel tempo
del mietere, percioche in quel tempo abonda
molto più di dett'olio, atteso che per la calidità
dell'aere la parte acquea o aerea si risolve, e la
parte ignea ancor che ella sia sottile, penetrativa,
e di gran virtù, nondimeno per esser ella
oleaginosa, non è bastante la calidità del tempo
a risolverla, se non con l'ingegno e fuoco nostro
arteficiale. L'herba adonque parimente con la sua
acqua oglio giova (come già detto habbiamo) ad
una infinità di mali, percioche le virtù sue sono
senza numero; et acciò che ordinatamente lo
scorriamo faremo principio dal capo.
Giova grandemente questa miracolosa herba
over in acqua, over in oglio a catarri, et a mali
causati nel capo da fredda cagione, all'epilesia,
cioè mal caduco.
Mettesi similmente con gran giovamento nelle
lavande di capo, percioche disecca e riscalda
molto, e lavandosi con detta dicotione conforta