e cosi accrescendoo fatelo bollire pian piano, et
ivi nel recipiente vedrete passar i spiriti del rosmarino
in vapore, convertendosi subito acqua,
col suo oglio. Et quando vi parerà habbi gocciato
a bastanza, levando detta carta sciuga,
dalla giontura del recipiente, cavate il recipiente
dal becco del capello, e cogliete in bicchierino
alcune goccie dell’acqua che stilla, assagiandola
sentirete s’ha anche sapor acuto di rosmarino, il che
havendo, rimettete detto recipiente senza
rivoltarvi la carta, perche già sono passati
i spiriti del rosmarino, cioè quelli ch’erano
necessarij a ritenersi che non svaporassero. E
quando vederete l’acqua che stilla comincia a
esser insipida, levate il recipiente affatto, et ancora la bocca di sopra al fornello, overamente,
lasciatela raffreddare, levando però i carboni
accesi di sotto.
Pigliate dunque alquanto di quest'acqua del
recipiente, et versatela in un scodellino di
vetro, et ivi in dett'acqua mettete tanta gomma
draganti pesta, che essendo ella disfatta venghi
in forma di gelatina, cioè che non sia dura ne molle,
mescolandola e rimenandola piu volte al giorno
con una spatolina di legno, acciò si dissolva a
fatto detta gomma, e s'incorpori meglio con detto
oglio di rosmarino, il quale sta di continuo sopra
all'acqua. Et se vedrete che detto liquore sia troppo
molle, aggiongetevi un poco più gomma draganti,
ma ch’ella sia sottilissima in quest'ultimo;
Liquore di rosmarino come si compone.