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giandola habbia il sapore molto acuto, all'hora levatela dal fuoco e serbatela in un vaso di vetro ben chiuso. Questa acqua è unica per arrossire, et indorare il ferro e ciò volendo fare, coviene primieramente havere il ferro subito che egli sarà lavorato, e tutto politol, e bene limato, senza macola di ruggine, o d'altro succidume. Poscia habbiate ivi apparecchiato il vostro oro di ducato fino, composto con l'argento vivo, e fatto malgama. Doppo togliete un filo di rame grosso come una penna da scrivere, amaccato alquanto in una punta, e che sia avivata, come volgarmente si dice, nell'argento vivo; questo avivare vuol dire, che si attacchi agevolmente l'argento vivo a questo rame. Volendo adunque indorare, torrete il vostro ferro lavorato, polito, e netto, e bagnatelo tutto con una penna di gallina intinta in detta acqua, il quale subito diventerà rosso in colore di rame; et all'hora pigliate il vostro rame avivato, et accostatelo alla malgama, la quale di fatto si attaccherà, e cosi attaccata la fregherete al ferro ivi dove è bagnato; et vederete che l'argento vivo parimente subito s'attaccherà al ferro; e cosi pigliando piu volte della malgama col detto stile, et accostandolo per tutto dove è bagnato al ferro, la farete venire che parerà d'argento. Volendo ultimamente fare apparire l'oro sopra il detto ferro, mettetelo sotto le ceneri senza carboni che scottino honestamente, et ivi il lasciarete per un poco: poi cavatela fuori con le tenaglie, e guardate se comincia a scoprirsi l'oro, il che

Fero arrossito con la nostra acqua.

Come si sfuma l'argento vivo