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socialismo giuridico | 165 |
stanno ed agiscono entro certi confini e dissociandole da quelle che ne stanno fuori. Opera ugualmente il genere dell’attività; associa chi coltiva lo stesso genere; dissocia chi coltiva generi diversi. Codesto effetto si produce perciò che la localizzazione come la specializzazione delle attività determinano la psichicità, onde persone di luogo o di occupazione uguali diventano psichicamente omogenee tra loro ed eterogenee a quelle di luogo o di occupazione diversa. V’ha una scala nella omogeneità e nella eterogeneità. Essa genera il fenomeno di aggregati più ristretti, cioè fra più omogenei e meno eterogenei, che si uniscono in aggregati più ampi cioè fra meno omogenei e più eterogenei. Si arriva così ad un punto in cui l’omogeneità è così piccola e l’eterogeneità così grande che la possibilità di formare un nuovo aggregato più lato cessa. Di qui le associazioni sovrane: gli Stati, le Chiese supreme; le massime associazioni di mestiere, di beneficenza, scientifiche industriali, ecc. Cadono per la mole non solo gli imperi, ma ogni altro aggregato che si estenda oltre a un certo spazio od oltre una certa sfera qualitativa d’attività. Va da sè che le due divisioni operano normalmente in congiunzione.
Per questo il quadro della struttura della società è sempre costante: individui singoli, aggregati coattivi e volontarî, aggregati minori inclusi in maggiori: da ultimo aggregati sovrani: tutte persone e personalità dispari nel resto e anche nell’economia; se un uomo è meno ricco di un altro uomo, anche un comune è meno ricco di un altro, una chiesa di un’altra, uno Stato di un altro. La negazione della povertà si frange contro questa efflorescenza di personalità, che non si sopprimono se non sopprimendo il senso della sua vita nell’uomo, sopprimendo lo spazio, e sopprimendo la divisione delle attività, ossia la civiltà.
Il socialismo si dà un aspetto di possibilità, restringendo la negazione della povertà nei confini dello Stato, e non vedendo dentro a questo che le persone fisiche. Il massimo maestro del socialismo giuridico crede di poter perciò indicare come esempio storico di Stati socialisti i primitivi consorzi gentilizii, che egli si raffigura come formati soltanto di persone simili, e pensa che l’esempio sia imitabile oggi. Si deve dire che quei consorzi non li conosce. Essi anzitutto erano Stati bensì, ma Stati di parenti. La parentela favorisce lo sviluppo del senso della socialità a carico di quello della personalità. Ma tanto