Pagina:Scientia - Vol. X.djvu/155


socialismo giuridico 147

Soccorre un paragone. Cause estranee a quelle per le quali sorge il dominio lo limitano: ma se cessano di operare e quindi il limite vien meno, il dominio, per l’energia che è propria alle sue cause, raggiunge spontaneamente la sua massima estensione. Ugualmente il socialismo non comunista in tanto è socialismo in quanto risulta dalla negazione della povertà combinata con concetti espressi o sottintesi che limitano la forza propria di quella, che è di condurre al comunismo. In qualche singola affermazione anche importante possono quindi incontrarsi il socialista e il non socialista. Ma fra i due rimane la differenza che l’uno vuole l’affermazione perchè nega la povertà; l’altro per una diversa ragione, ad es. per un sentimento umanitario, una necessità politica, l’avversione a certi sfruttamenti ecc. L’affermazione di questo muove così da un pensiero che non lo può mai portare oltre ad essa; l’affermazione di quello muove da un pensiero che senza la costrizione esercitata da un altro lo porterebbe ad ampliarla sino all’estremo limite suo naturale costituito dal comunismo.

Che ora la negazione della povertà sia un irrazionale credo non occorra provare. Del resto qualche parola dirò in proposito verso la fine di questo scritto. È anche evidente che è un irrazionale professato come assoluto. Quel qualsiasi ordinamento economico in cui essa deve parzialmente o totalmente scomparire è presentato come ordinamento perfetto e definitivo della vita economica. Non toglie nulla al carattere assoluto della concezione il fatto che invece di considerarsi l’ordinamento stesso come un ideale immanente, sia considerato come la meta ultima dell’evoluzione. Tutti gli ideali umani terminali non sono che degli assoluti vestiti alla foggia evoluzionista. Infine neppure l’evoluzionismo ha potuto fare del socialismo un irrazionale meramente contemplativo. Esso resta eminentemente pragmatico; confessato e voluto per l’azione. L’evoluzionismo in discorso applicato al socialismo non manifestò una qualche efficacia che sui modi dell’azione.

Religioso di natura, non è a stupire che il socialismo sia anche religioso nel diportamento.

Verso la religione ancora dominante, voglio dire il cristianesimo, egli si diporta come fa ogni religione che succede ad un altra; ne assorbe più che può, e insieme lo respinge. Egli ne prende i concetti dell’unità della stirpe umana e