che non vi è produzione di antitossine, se la tossina non è stata fissata dai tessuti.
4.° Può darsi che in un animale tutti i tessuti posseggano affinità per una tossina, ma che questa affinità sia maggiore per i tessuti meno importanti e che d’altra parte questi non risentano l’azione deleteria del veleno, che pur sono capaci di fissare. Allora il veleno viene assorbito tutto da questi tessuti, i quali producono anche antitossine e i tessuti più elevati e più sensibili restano liberi dal veleno.
Questa immunità, che pure è congenita, non è assoluta, perchè con dosi crescenti di veleno si giunge ad un limite, dopo il quale i tessuti insensibili non sono più capaci di fissare tutto il veleno e questo attacca anche gli altri. Un esempio di questa immunità ci è stato fornito da Roux e Borrel, i quali hanno dimostrato che certe specie animali sono sensibilissime alla iniezione intracerebrale del veleno tetanico, mentre, se il veleno viene iniettato sotto la pelle, non compaiono i fenomeni di intossicazione. Ciò fa credere che gli altri tessuti assorbano la tossina tetanica, la quale non può arrivare agli elementi nervosi, che specificamente risentono del veleno.
b) La immunità umorale o ematogena è quasi sempre acquisita e consiste in questo, che la tossina introdotta o formatasi nell’organismo immune, non si può più fissare nei tessuti di questo perchè trova nel sangue dell’animale sostanze (antitossine) che hanno di fronte alla tossina una affinità maggiore, che non i protoplasmi cellulari. Secondo l’Ehrlich, il gruppo aptoforo della tossina verrebbe saturato dall’antitossina e perciò scomparirebbe ogni possibilità della fissazione di essa nelle cellule.
Dell’immunità umorale si distinguono due forme: immunità antitossica attiva e immunità antitossica passiva.
1°) L’immunità antitossica ematogena attiva si produce in un animale, per sua natura sensibile, mediante il trattamento con piccole dosi di tossine. Sotto l’azione di queste tossine, vengono elaborate dai tessuti stessi dell’animale le antitossine specifiche alle quali l’animale deve poi la refrattarietà, quando nel suo corpo vengano introdotte anche cospicue quantità di tossine.
2°) L’immunità antitossica ematogena passiva si produce in un animale iniettando in esso antitossine già preparate e pronte a neutralizzare ogni quantità di tossine.