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322 | “scientia„ |
pure in sè non è bactericida. Fraenkel e Sobernheim osservarono che, mediante riscaldamento sopra 70°, si possono togliere intimamente ad un siero le sue proprietà bactericide: tuttavia questo siero, se è inoculato negli animali da esperimento prima di infettarli con colture virulente di vibrioni colorigeni, può riuscire ad immunizzarli.
In egual modo di ciò che avviene per la emolisi, anche nella bacteriolisi, l’ambocettore si fissa tenacemente sulle cellule batteriche. Bail ha trovato infatti che un siero bactericida, mantenuto per un certo tempo in contatto con una grande quantità di bacteri sui quali è attivo, perde al tutto il suo potere, dopo che è separato da questi, e tal resultato fu confermato da Wright e da Windsor, i quali constatarono che si può diminuire il forte potere bactericida del siero umano, tenendolo in contatto con vibrioni colerigini o con bacilli tifosi uccisi.
I complementi bacteriolitici, che sembra esistano in ogni specie di sangue sono, secondo l’opinione dei più, differenti dai complementi emolitici, e sembra che, anche per riguardo agli stessi bacteri, sussistano nei vari animali più specie di complementi. Le differenze dei poteri bactericidi dei vari sieri non si devono dunque attribuire tutti agli ambocettori, ma anche ai complementi. Può darsi che un animale, malgrado un trattamento razionale di per sè efficacissimo, non riesca mai a fornire un siero bactericida, perchè in esso, se vi si possono produrre ambocettori, non si può produre complemento, il quale manchi per ragioni congenite di costituzione: questo siero però può essere attivato, mescolandolo con altro siero ricco di complemento.
Neisser e Vechsberg hanno dimostrato che per un’efficace bacteriolisi ambocettore e complemento debbono esistere fra loro in determinati rapporti quantitativi, talchè, se l’ambocettore è in eccesso il potere battericida di un siero può essere abolito.
Questo fatto ci può spiegare gli insucessi, che spesso si hanno nella preparazione dei sieri bactericidi. Immunizzando fortemente un animale, si può far sì che nel suo sangue vengano a trovarsi grandi quantità di ambocettori, mentre il complemento è scarso: allora il siero è inefficace. Si potrebbe con ciò essere indotti a pensare che, per accrescere il valore curativo dei sieri fosse sufficiente aggiungere siero normale