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di eudosso, di callippo e di aristotele 83

dario meteorologico di Callippo, e sono quindi necessariamente espresse soltanto in numeri intieri di giorni, ciò che è necessario tener a mente nell’esaminarle. La tavoletta seguente dà nella seconda colonna le durate di quei quattro intervalli, quali il Papiro attribuisce a Callippo: nella terza dà le durate che egli avrebbe dovuto trovare secondo la teoria dei moderni1 nell’anno 330 prima di Cristo: la quarta colonna dà gli errori commessi da Callippo nell’estimare i quattro intervalli. Le tre ultime colonne danno, secondo l’autorità dello stesso Papiro2, gli analoghi elementi per la teoria solare d’Eutemone, il quale osservò intorno al 430: ciò per uso di comparazione.

Intervalli Nel 330, secondo Errore di Callippo Nel 430, secondo Errore di Entemone
Callippo i moderni Entemone i moderni
g. g. g. g. g. g.
Equinozio di primavera
94 94,17 -0,17 93 94,23 -1,23
Solstizio estivo
92 92,08 -0,08 90 92,01 -2,01
Equinozio d'autunno
89 88.57 +0,43 90 88,52 +1,48
Solstizio d'inverno
90 90,44 -0,44 92 90,50 +1,50
Equinozio di primavera

Questa tavola dimostra a colpo d’occhio quali progressi avesse fatto l’osservazione del Sole in Grecia durante il secolo 430-330 a. C. Gli errori di Callippo non arrivano in nessun caso alla metà di un giorno; e quindi le durate da lui assegnate nel Parapegma sono tanto esatte, quanto è possibile darle indicandole con un numero intero di giorni. Gli errori di Eutemone vanno fino a due giorni intieri. È importante riflettere, che queste determinazioni non appartengono al genere di quelle che diventano sempre più perfette a misura che si prolungano le osservazioni per anni e per secoli, nelle quali il

  1. Queste durate, secondo i moderni, furono calcolate supponendo che il perigeo solare avanzi di 61’’,7 ogni anno rispetto ai punti equinoziali, e che l’eccentricità diminuisca di 4,24 unità della settima decimale ogni anno.
  2. V. Boeckh, Ueber die vierjährige Sonnenkreise der Alten, p. 46.