Pagina:Schiaparelli - Scritti sulla storia della astronomia antica, II, 1926.djvu/70


di eudosso, di callippo e di aristotele 59

dalla descrizione, che dà Proclo delle tre spiriche, che esse rappresentano le tre principali forme risultanti dalla sezione del solido fatta con un piano parallelo all’asse principale. Le tre curve indicate nella figura 10 corrispondono a capello pei loro caratteri a quelle di cui parla Proclo. La prima è ripiegata sopra sè medesima, ed ha un punto doppio, proveniente da ciò, ohe il piano segante tocca la superficie in un punto del circolo di gola; è la curva designata col nome d’ippopeda, e che Proclo dice simile alla ἵππου πέδη. La seconda ha luogo quando il piano segante dista dall’asse più che il centro del circolo generatore; è una specie di ovale, gonfia nel mezzo, e stretta agli estremi. La terza ha luogo quando il piano segante dista dall’asse meno che il centro del circolo generatore, e questa ha una figura allungata, stretta nel mezzo, e larga agli estremi1. L’ippopeda di Proclo (o piuttosto di Perseo) ha

  1. L’interpretazione qui adottata del passo piuttosto indeterminato di Proclo sulle linee spiriche e sulla forma di queste curve, concorda nel