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42 le sfere omocentriche

dove queste figure stanno scolpite, sono tutti dell’epoca greca e romana, quindi posteriori ad Eudosso di più secoli.

Cade così, colla precessione d’Eudosso, uno dei principali argomenti, a cui si poteva appoggiare la cognizione della precessione presso gli Egiziani. Dell’altro argomento capitale, che si deduce dal loro calendario, e che non è connesso colle sfere d’Eudosso, non è questo il luogo opportuno di trattare1.


v. l’ippopeda d’eudosso.


Meccanismo delle stazioni e delle retrogradazioni.


Prima di entrare a discorrere delle teorie speciali, con cui Eudosso spiegava i movimenti di ciascun pianeta, è necessario spendere qualche parola intorno ai caratteri generali comuni a tutte queste teorie, e studiare con qualche cura il singolare e fin qui poco conosciuto meccanismo da lui impiegato per

  1. La grand’opera di Lepsius, Chronologie der Alten Aegypter, è il solo libro dove si possano trovare notizie esatte e copiose sull’astronomia degli Egiziani, esaminata coi sussidio dei monumenti. Il profondo rispetto che la lettura della medesima mi ha inspirato per la molteplice dottrina e per la sagacità del suo autore, mi ha indotto a non esporre opinioni diverse dalle sue, senza addurne, anche con qualche prolissità, la ragione migliore che per me si potesse.
    Io aveva anche scritto, come appendice alla presente memoria, una ricerca sulla relazione del calendario degli antichi Egiziani col fenomeno della precessione, dalla quale riusciva a concludere, che nulla di quanto sappiamo intorno a tale calendario ci autorizza a pronunziare, ch’essi conoscessero quel fenomeno. Ma, dopo scritta la presente memoria, essendomi venuta sott’occhio la dotta e profonda memoria di H. Martin (presentata nel 1864 all’Accademia delle Iscrizioni e Belle Lettere, e stampata, nel 1869, nel vol. VIII dei Sav. Étran.), in cui tratta la quistione, se la precessione sia stata conosciuta dagli Egiziani o da altri popoli prima d’Ipparco, vi trovai la stessa cosa dimostrata con tanto maggior efficacia e copia d’argomenti, che fui indotto a sopprimere la mia appendice, la cui indole del resto era anche troppo aliena dall’oggetto di questo mio scritto. In quella stessa memoria trovai che Martin aveva già trattato della supposta nozione della precessione attribuita ad Eudosso, ed era pure giunto precisamente alle mie conclusioni. Ma la via da me battuta non essendo intieramente identica alla sua, ho conservato senza variazioni questa parte del mio lavoro, la quale del resto era necessaria per formare sulle ipotesi astronomiche d’Eudosso una monografia completa.

    L’appendice «Sulla relazione del calendario degli antichi Egiziani col fenomeno della precessione», soppressa qui dallo Schiaparelli, verrà pubblicata nella 2a parte tra gli Scritti Inediti.      Nota di L. G.