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36 le sfere omocentriche

Plinio, Marziano Capella, il falso Beda non conoscono affatto la precessione. All’opposto, la coincidenza dei nodi solari coi punti solstiziali produce una variazione comparativamente rapida dell’obliquità del circolo solare, la quale nelle supposizioni numeriche riferite da Teone Smirneo, importerebbe circa 4” ogni anno. Di siffatta variazione dell’obliquità, adunque, gli antichi inventori di questa ipotesi avrebbero creduto potersi convincere col mezzo delle osservazioni del gnomone, o del luogo dove sorge sull’orizzonte il Sole solstiziale.

Prima di abbandonare questo curioso soggetto, è mio dovere di notare, che Bailly ha interpretato il movimento della terza sfera solare di Eudosso1, come un indizio, che a quei tempi già si avesse un’idea della variazione dell’obliquità dell’eclittica; seguendo poi le idee del secolo scorso, congettura che Eudosso avesse potuto imparare in Egitto questa nozione. Ma allorquando si pensa, che la variazione dell’obliquità suddetta non arriva a mezzo secondo in un anno, e richiede quindi 7200 anni per sommare ad un grado; e quando si riflette, che ai tempi d’Eudosso l’ampiezza di un grado ancora si confondeva fra gli errori di osservazione, non saremo troppo disposti a concedere all’opinione di Bailly molta probabilità. Malgrado la diligenza degli osservatori Alessandrini e quella degli Arabi e degli Europei, l’obliquità dell’eclittica fu ritenuta come costante ancora ai tempi di Ticone, e non sono ancora 200 anni che la sua diminuzione è generalmente ricevuta dagli astronomi.

Con maggior apparenza di verità, il professore Lepsius, nella sua classica opera Sulla cronologia degli Egiziani2, ha interpretato il movimento della terza sfera solare di Eudosso come un indizio, che Eudosso già avesse cognizione della precessione degli equinozi, e che l’avesse imparata dagli Egiziani. Escludendo per ora gli Egiziani da questo discorso, io esaminerò soltanto la parte che concerne Eudosso, e porrò la questione: l.° la terza sfera solare d’Eudosso può interpretarsi in un senso consentaneo ad un movimento di precessione? 2.° si ha nel sistema d’Eudosso qualche argomento decisivo per attribuirgliene o per negargliene la cognizione?

  1. Bailiy, Historie de l’Astronomie ancienne, p. 242, Paris, 1775.
  2. Lepsius, Chronologie der alten Aegypter, Berlin, 1849, pp. 196-210.