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di eudosso, di callippo e di aristotele 35

si legge: Sol duas medias (zodiaci partes) servat, nec illas, nisi in Libra, excedit1. Si ha dunque qui una escursione di due gradi in latitudine, come quella a cui accenna Plinio; anche le escursioni degli altri pianeti, accennate in quell’opuscolo, coincidono meglio con quelle date da Plinio, che con quelle degli altri autori2. Pur tuttavia in questa tradizione, che è diversa da quella seguita da Marziano Capella, si colloca nella Libra la massima digressione del Sole dall’eclittica, come fa Marziano. Da questo sembra si possa concludere con qualche probabilità, che i diversi astronomi, ai quali piacque ammettere la nutazione dell’orbe solare, differivano circa l’ampiezza di questa nutazione, ma si accordavano però a collocare al loro tempo nella Libra il luogo (od uno dei luoghi) della massima digressione del Sole dall’eclittica.

In tale supposizione i nodi dell’orbe solare sull’eclittica coincidevano coi solstizi, o non erano molto distanti. Una considerazione attenta della figura prima mostra che in tal circostanza il movimento del coluro equinoziale era nullo o quasi nullo: il che conferma quanto già sopra abbiamo dimostrato, che l’ipotesi della nutazione solare non fu creata per dar spiegazione di un movimento dei punti equinoziali. Eudosso, Teone

    che il trattato in questione non può risalire al di là del secolo IX, ed è posteriore a Beda almeno di un secolo.

  1. Bedae, opp. vol. I, p. 329.
  2. Plinii, Hist. nat. II. Ecco il paragone delle escursioni totali in latitudine dei sette astri erranti, secondo Cleomede (C), Marziano (M), Teone (T), Plinio (P), e il falso Beda (B). I numeri di Cleomede possono considerarsi anche come rappresentanti l’opinione di Posidonio, e si trovano nella Teoria ciclica, libro II, cap. 7.

    Pianeti

    C M T P B

    10+ 12 12 12 12

    0 1 1 2 2

    8 8 8 8 8

    10 12 12 14 14

    5 5 5 4 4

    5 5 5 3 5

    2 3 3 2 3

    Ove si vede la perfetta identità dei dati di Marziano e di Teone, a cui ho fatto allusione nella nota (1) alla p. 31.