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del prof. m. cantor 375

rispetto alla quale Democrito si vantava1: «Nel costruir linee secondo le conclusioni discendenti dalle premesse nessuno mi ha superato, neppure gli Arpedonapti degli Egiziani». Essi erano evidentemente gli aiutanti degli architetti dei templi, o forse questi architetti stessi: fra’ cui doveri era questo di assicurare, con una corda tesa fra due piuoli, la perpendicolarità fra i lati dell’edilizio.

Che ciò non sia una vana supposizione è confermato da testi egiziani nominatici dal nostro amico Augusto Eisenlohr, quando gli parlammo dell’opinione poco sopra enunziata. Di uno di tali testi, concernente la fondazione del tempio di Edfu, si occuparono due fra i più chiari egittologi. Dei risultati di Dümichen è importante per noi questo, che la fondazione del tempio ebbe luogo il 23 agosto dell’anno 237 prima di Cristo2. Dalla memoria di Brugsch sulla costruzione e sulle misure del tempio di Edfu ricaviamo la descrizione del collocamento della pietra fondamentale, come è rappresentata sulle pareti dei templi di Dendera, di Tebe, di Esne e di Edfu3:

«La scena principale rappresenta il re nella sua qualità di luogotenente di Thoth, ne’ suoi più splendidi ornamenti, in compagnia di Safeχ, Dea delle biblioteche, che presiede alla fondazione. Ambi questi personaggi tengono nella destra una specie di mazza, con cui piantano in terra un lungo piuolo. Ambi i piuoli si trovano nell’interno di una fune piegata circolarmente e legata alle sue estremità, la quale, come sembra, dev’esser tesa dai piuoli in modo da pendere liberamente verso il mezzo della loro lunghezza». L’operazione stessa vien denominata la tensione della fune (pet keser) ed al re sono poste in bocca le seguenti parole: «Io ho preso in mano il piuolo (nebi) e il manico della mazza (semes), io tengo la corda (χa) in compagnia della dea Safeχ. Il mio sguardo segue il corso

  1. Bretschneiden, Die Geometrie und die Geometer vor Euklides (Leipzig, I870), p. 12. Questo passo si trova presso Clemente Alessandrino, Stromateis, I, p. 357 (ed. Pott).
  2. Zeitschrift für Aegyptische Sprache und Alterthumskunde, herausgegeben von Lepsius, VIII, (Leipzig, 1870), p.7.
  3. Zeitschr. für Aeg. Spr. ecc. VIII, pp. 154-156. Disegni furono pubblicati da Brugsch, Recueil de monuments égyptiens (Leipzig, 1802). Tomo I, tav. 81, fig 4: e da Mariette, Dendera, description generale du grand temple de cette ville (Paris, 1870). Tomo I, pl. 20. Cfr. ancora Brugsch, Demotisches Wörterbuch (Leipzig, 1867), p. 327.