Pagina:Schiaparelli - Scritti sulla storia della astronomia antica, II, 1926.djvu/366


del prof. m. cantor 357

di quadrati e di cubi si trovano presso Brahmagupta1, e colle stesse formole presso Archimede ed Epafrodito2; i così detti problemi di fontane s’incontrano in Bhaskarâcârya non meno che negli scritti eroniani3. Tali analogie però non sono nè abbastanza numerose, nè abbastanza caratteristiche perchè possan servire come dimostrazione nel caso presente.

Più dimostrativo sembra un fatto notato dal Woepcke, di memoria non men cara ai matematici, che agli orientalisti4. Nel Lalitavistara, libro che non è matematico, nè astronomico, nè astrologico, si narra di un esame a cui dovette sottoporsi Budda ancor giovane. In questa occasione egli si mostra calcolatore tanto esperto, da poter assegnare il numero delle particelle elementari, che messe l’una in fila dell’altra occupano la lunghezza di un Yodjana, cioè, d’uno stadio indiano. Woepcke ha con ragione fatto notare, che il problema rassomiglia tanto a quello dell’Arenario d’Archimede, che non si può far a meno di pensare ad una comunicazione. Conferma il Woepcke questa congettura, facendo notare, che nelle misure impiegate così da Archimede, come dal Lalitavistara occorrono il grano di papavero, il dito e lo stadio. Onde egli, ammettendo che il Lalitavistara sia la fonte più antica, ravvisa un influsso della scienza indiana su Archimede. Su di che osserva l’autore delle Lezioni sulla letteratura indiana5: «L’epoca del Lalitavistara non è fissata con tanta precisione, che non si possa riguardare come possibile anche la supposizione contraria».

La conclusione di Woepcke non è dunque fuori d’ogni contestazione. Peccato, perchè volentieri noi vi daremmo la nostra adesione. Il modo con cui Archimede comincia il suo discorso, non vi contradirebbe. «Alcuni credono, o re Gelone,

  1. Cantor, Die Boemischen Agrimensoren und ihre Stellung in der Geschichte der Feldmesskunst (Leipzig, 1875), pp. 123 e 127. Citiamo questa monografia sotto il nome: Agrimensoren.
  2. Il luogo d’Archimede, che nello scrivere gli Agrimensoren c’era sfuggito dalla memoria, si trova nel libro delle Spirali, proposizione 10 (ed. Nizze, p. 125 e seg.).
  3. Agrimensoren, pp. 58-59.
  4. Journal Asiatique, 6e sèrie, tome I (Paris, 1863), p. 352 nello scritto di Woepcke intitolato: Mémoire sur la propagation des chiffres Indiens.
  5. Weber, Literaturgesch, p. 274, nota 280, dove si citano gl’Indische Studien, VIII. 325-326, e Reinaud, Mémoire sur l’Inde, p. 303.