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astro-meteorologici degli antichi | 269 |
Flavio le cose del calendario romano secondo il tipo del lustro quadriennale d’Eudosso, e distribuite in esso le ricorrenze civili e religiose e le apparizioni stellari, volle altresì connettervi le episemasie, tratte dalle osservazioni da lui fatte in diversi luoghi, principalmente in Sicilia ed in Italia. Altre episemasie si crede vi abbia aggiunto Sosigene, le quali sembrano convenir meglio al parallelo di Alessandria, che a quello di Roma. In tutto se ne soli conservate circa 70.
Metrodoro è l’ultimo dei parapegmatisti originali di cui conosciamo il nome. Visse fra i tempi di Augusto e di Antonino, non si sa precisamente quando. Plinio, che cita tanti autori di questo genere, non lo conosce. Osservò in Sicilia ed in Italia, e del suo parapegma si sono conservate circa 35 indicazioni1.
A completare questa lista rimane che si faccia cenno di due parapegmi anonimi. L’uno è attribuito da Plinio ad osservatori Caldei; e ne cita dieci indicazioni. L’altro, che Tolomeo attribuisce agli Egiziani, è senza dubbio lavoro di astronomi non nominati della scuola d’Alessandria, e vale per il parallelo d’Alessandria. È giunto fino a noi in stato meno imperfetto degli altri, restandone 172 episemasie.
Il lettore meteorologista, al quale spero non sarò riuscita troppo lunga questa presentazione di tanti suoi valorosi colleghi degli antichi tempi, desidera ora senza dubbio di aver un saggio dei loro parapegmi, per potersi formare un’idea della forma e dello stile di quelle composizioni. Sventuratamente non un solo di quei parapegmi è sopravvissuto nella sua redazione e disposizione primitiva, nè in tutto, nè in parte; e non restano che alcuni calendari, i quali chiamerò eclettici, perchè sono stati formati scegliendo e combinando insieme, con criteri a noi ignoti, indicazioni di diversi parapegmi originali.
Il Parapegma Geminiano è così detto, perchè trovasi aggiunto in forma di appendice agli Elementi di Astronomia di
- ↑ Su Metrodoro confronta: Pauly, Real-Encyclopädie der classischen Alterthumswissenschaft e La Grande Encyclopédie.